L’ICO come strumento per salvare i bilanci dei Club Calcistici?

in #cryptocurrency6 years ago

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CC0 Creative commons - pixnio


Un saluto a tutti,

ormai è risaputo che nel panorama calcistico, investire molti soldi non è sinonimo di guadagno, anzi è forse proprio vero il contrario. A meno di non essere un Top Team che può disporre di grandi calciatori, che solo con il proprio nome riempiono gli stadi e vendono merchandising, chiudere il proprio bilancio senza perdite diventa una missione complicata. A meno di non essere di proprietà dello sceicco di turno o di qualche magnate del petrolio, per cui spendere qualche milione di euro non comporta un problema.

Se dico questo parlo a ragion veduta, perché il team per cui faccio il tifo (il Bari che gioca nel Campionato Italiano) a causa delle perdite economiche e del mancato pagamento dei contributi pendenti, è stato retrocesso nelle serie inferiori.

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Questa introduzione è stata necessaria per parlarvi della notizia che oggi ha attratto la mia curiosità: due Club della Premier League Inglese stanno valutando l’idea di lanciare la propria ICO per rifinanziare il proprio bilancio che tende alla passività.

La notizia è stata diffusa niente meno che dal Times.

I club interessati sono il Newcastle United e il City, quindi due squadre di spicco nella Premier League Inglese, che sono in trattativa con SportyCo, una piattaforma che si occupa di investimenti e finanziamenti, appunto per aprire la loro Initial Coin Offering (ICO).

Se pensate che sia una novità assoluta, siate pronti a ricredervi.. era già successo con il club brasiliano Avaí Futebol Clube, per cui la SportyCo aveva lanciato l’AVAI Token con una raccolta di ben 20 milioni di dollari. Per chi non ne fosse a conoscenza la SportyCoè anche main sponsor dell’Espanyol, club sportivo che milita nella Liga Spagnola.

Ritornando ai due club che stanno per lanciare le loro ICO, entrambe hanno delle sofferenze abbastanza pesanti; il Newcastle United per la cattiva gestione manageriale del proprietario del club Mike Ashley, il Cardiff City per un debito di ben 150 milioni di dollari. Di qui l’idea dell’ICO per permettere ai due club di lottare per la sopravvivenza.

Secondo Sir John Madejski, noto affarista inglese con interessi anche nel calcio, il problema dei club sportivi è la cattiva gestione dei costi di acquisto dei calciatori, dei loro stipendi e dei loro procuratori sportivi che prendono commissioni importanti. Per questo lasciarne la gestione a un uomo solo (il presidente) oppure a una cerchia ristretta di persone, potrebbe essere controproducente a livello economico-gestionale. Bisognerebbe puntare alla possibilità di rendere le società calcistiche pubbliche e in questo le ICO potrebbero accelerare di molto il processo.

Infatti la vendita dei token digitali potrebbe essere utilizzata come strumento per accedere alle offerte e agli sconti che vengono emessi oppure come prova di proprietà. Insomma un “crowdfunding digitalizzato”molto in voga tra le startup che cercano di raccogliere fondi, soprattutto nel campo delle applicazioni basate sulla tecnologia Blockchain, solo che magari sarebbe supportato dagli stessi tifosi.

Marko Filej, co-fondatore di SportyCo ha così dichiarato:

“Il denaro raccolto dalla vendita dei token va dritto nelle infrastrutture del club che rimarranno per sempre all’interno del club stesso.”

“Con questa Initial Coin Offering (ICO), stiamo aprendo un nuovo capitolo nel calcio e nell’industria dello sport in generale.”

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CONSIDERAZIONI PERSONALI


L’idea di fondo mi convince molto. Notoriamente i tifosi sono molto attaccati alla squadra per cui fanno il tifo, il che dovrebbe garantire un discreto successo a queste ICO.

Inoltre l’idea di utilizzare un token personalizzato che poi potrebbe servire per fare acquisti dei gadget oppure per diventare una sorta di azionisti della società sportiva, renderà ancora più partecipi i tifosi alle vita della stessa. Un modo insomma per fidelizzare maggiormente i tifosi e raccogliere dei fondi per risanare le finanze del club. E chissà, magari per comprare il campione che prima era solo nei sogni dei tifosi. Un po’ seguendo il modello dell’azionariato popolare di Barcellona e Real Madrid, per citare due società calcistiche.

Inoltre i successi sportivi della squadra potrebbero portare il token a salire di valore, di fatto diventando un investimento altamente remunerativo e aumentando la capitalizzazione della società. Di contro se la squadra dovesse non rispecchiare le aspettative dei tifosi o di coloro che semplicemente hanno partecipato all’ICO (o acquistato i token presso un exchange che li quota), potrebbe far calare molto il valore degli stessi. Un po’ come accade con le azioni delle società che si sono quotate in borsa.

Insomma, un’idea che implementa lo strumento del momento, le ICO, che potrebbe essere un colpo di genio così come rivelarsi un arma a doppio taglio. Un boomerang che oltre a rovinare delle finanze, quelle dei club in difficoltà, già in sofferenza.. potrebbe anche distruggere la fede calcistica dei propri tifosi.
Ma è decisamente presto per esprimersi, il tempo ci dirà se siamo di fronte all’innovazione delle finanze del mondo sportivo, oppure a un clamoroso flop.

Un saluto, Carlo.

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Fonte notizia: Criptominando


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