Il cammino di ritorno

in Olio di Balena2 years ago


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Il cammino di ritorno alla polvere è piena di momenti che, come luci tremolanti nel firmamento, fungono da catalizzatori del desiderio di tornare all'inizio, sia effimero che duraturo.

Sono queste luci, circostanziali o il prodotto dello sforzo o dell'ozio, che si trasformano in percorsi pieni di riduttori affinché l'impeto o il desiderio di scoprire il futuro incerto non superi la prospettiva che la finzione inventa.

Come nella logica fisica infallibile, essere in grado di mantenere l'equilibrio nel punto esatto giusto ci terrà in pista, ma quella grandezza chiamata slancio è impossibile da raggiungere sulla strada della vita, piena di curve e tornanti, dove non ci sono superfici piane.

È per questo che la follia finisce per scambiare il ruolo di protagonista con la sanità mentale per sfuggire a realtà che, come fruste fischianti, sferzano la schiena e intaccano il carattere.

Il percorso di ritorno alla genesi della creazione è un ologramma proiettato dai continui addii che si accumulano nel baule degli affetti, come carrozze di un treno che si staccano e si abbandonano.

Realtà che, come una tacca sul revolver di un assassino, ci ricorda che è inevitabile che un giorno li accompagneremo.

Siamo falò il cui fuoco perde la sua intensità con gli anni o con le vicissitudini che ci colpiscono, come gocce di pioggia, e trasformano la primavera in un deserto che ci trasforma in un certo modo in eremiti.

Più l'esistenza dura, più perdite ci saranno rispetto ai nuovi amori, e la malinconia sarà un ombrello per proteggerci dal dolore che le impronte ci portano.

Striscia nella tempesta, cercando invano di raggiungere uno stato di liberosi affinché la furia del vento non la sbatta continuamente a terra e la faccia emergere dal silenzio.

La strada del ritorno alla polvere è un'odissea dove la voglia di arrivare è a volte impotente, lampi eclettici che cercano di allontanare l'amarezza di essere quello che avremmo potuto essere e non quello che volevamo.

Disabili burattinai del destino, che ci ha crudelmente tolto e ci ha dato affetto, in un guazzabuglio di sentimenti da cui non potevamo scappare, ma osando, abbiamo mostrato resilienza e stoicismo.

Navi fantasma che, naufragio dopo naufragio, emergono dal fondo del mare in una perfidia soprannaturale che cerca di ritardare il tramonto.

Il cammino di ritorno alla polvere è inevitabile e dobbiamo seminarlo con amore perché sia una continuazione verso un altro che promette di essere infinito.

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