Mi toccherà dirglielo... 59° puntata

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Terminò anche quella seduta di massaggio, riservando le ultime attenzioni per la terminazione nervosa della gamba destra, la collega era molto provata per l'intensità con cui Bruno aveva condotto la sua azione fino a quel momento, terminato l'ultimo contatto prese l'asciugamano e lo posizionò sul suo corpo, coprendo espressamente le zone nude, sussurrando all'orecchio...

"Rimani qualche minuto così, per avere il massimo beneficio..."

La donna annuì, ma fece cenno a Bruno di avvicinarsi solamente per un attimo, in cui ne approfittò...

"Una leccatina di figa ora sarebbe perfetta...", strizzandogli l'occhio, Bruno sorrise, infilò una mano sotto l'asciugamano, e passandola alcune volte sul culetto, rispose semplicemente...

"Leccata, infilata, ci starebbe tutto, ma sono a posto, cara, ti ringrazio, e ti faccio i complimenti, perché non è facile resisterti, la voglia di sbattertelo dentro sarebbe tanta, ma per favore, non provocarmi più, per favore..."

Ci furono altri 3 massaggi, durante i quali la donna si comportò sempre bene, certo, si spogliò sempre, davanti al collega, e una volta ebbe pure l'impressione di sentire una falange inserirsi nel suo pertugio anale, sarà stato vero, sarà stata immaginazione, voglia, lussurioso desiderio di essere presa e fottuta ripetutamente, questo non si seppe mai, anche in considerazione del fatto che Bruno diede sempre il massimo di se stesso, con una buona parte del massaggio che veniva eseguita con gli occhi chiusi...

Nell'ultimo, dei 5 massaggi, quando la donna si alzò lentamente dal lettino, si avvicinò all'uomo, allungando maliziosamente la mano l'appoggiò sulla sua patta, chiedendo se almeno poteva ringraziarlo con un lavoretto di mano, all'ennesimo diniego incrociò le braccia, per sparare l'ultima offensiva...

"Guarda, rimango in questa posizione, se hai così paura di me, tu mi hai vista, mi stai vedendo, hai martoriato i miei glutei, allargando le natiche vedendo la mia fighetta, fammelo almeno vedere, dai, sono curiosa, voglio vedere l'effetto che ti faccio, almeno questo me lo devi, ti prego..."

Bruno la squadrò un attimo ancora, pensò a quello che le aveva detto, in fondo, non era nulla di ché, avrebbe visto una parziale erezione, per facendo forza e leva sul sentimento che provava per sua moglie, quella visione era molto arrapante, come le movenze della collega, decise di accontentarla, e l'uccello guizzò fuori dai pantaloni della tuta ginnica, facendo una bella mostra di sé, a dispetto dei 60 anni suonati che aveva...

"Che bel pisellone che hai, che voglia avrei di succhiartelo e di ficcarmelo dappertutto, sicuro che non ti va di approfittare??"

L'offerta era sempre stata allettante, ma la risposta fu sempre quella solita, mentre si rimetteva a posto, Bruno scosse in senso di diniego la testa, e la donna, finalmente, accettò, alzando bandiera bianca, le aveva tentate veramente tutte, per farlo cedere, per farlo capitolare e farlo cadere nella sua trappola, il collega rappresentava la classica eccezione, che confermava la regola, che aveva resistito al desiderio della carne, single, sposati, accompagnati, non importava, in un modo o in un altro, lei riusciva quasi sempre a farselo sbattere dappertutto, quella volta no, capitava, rarissimamente ma capitava...

Continua...