Fatti, bufale e cialtronerie su COVID-19 – Giulio Tarro, il virologo di fama intestinale

in #ita4 years ago

Ebbene sì, dopo alcuni giorni di pausa è arrivato il momento di un nuovo, importantissimo, debunk. Questa volta ritengo l’intera questione particolarmente grave, e cercherò quindi di essere il più dettagliato possibile.

Alcuni giorni fa è stato intervistato da Bruno Vespa, alla trasmissione Porta a Porta, il virologo di fama internazionale Giulio Tarro, che ha esposto le proprie idee in merito alla questione COVID-19. Parallelamente a questa comparsa, hanno iniziato a circolare in rete molte altre sue esternazioni, tutte riferite a questa vicenda, con lunghe interviste anche su importanti testate nazionali.
Non vi nascondo che una certa percentuale di quanto detto dal dottore mi è sembrato da subito abbastanza condivisibile, e quindi stuzzicato dalla curiosità ho tentato di approfondire la vicenda, cercando con attenzione i dati relativi alle sue idee.

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A questo punto, però, ha cominciato a nascere in me qualche legittimo dubbio. Ma procediamo, come al solito, con ordine:

  1. Virologo di fama internazionale.
    Sarà, ma io non ne ho mai sentito parlare. Mi rendo conto che questa evidenza non abbia alcun valore, ma la riporto comunque perché è stato il primo elemento che mi ha spinto ad indagare meglio. Del resto, il fatto che io non lo conosca potrebbe tranquillamente essere dovuto alla mia ignoranza, ma mi sembra comunque strano non aver mai letto il suo nome su qualche pubblicazione scientifica.
  2. Il professor Giulio Tarro è stato insignito del prestigioso premio come miglior virologo del 2018 dall’IAOTP.
    Ma che razza di premio è? E soprattutto, che cavolo è l’IAOTP? Mai sentito il premio, mai sentito l’ente che lo conferisce. Boh, devo essermi perso molte cose ultimamente, ho pensato. Faccio due veloci ricerche online, e scopro che IAOTP è la sigla di International Association of Top Professional, una sorta di “accademia” conosciuta per elargire quelli che vengono chiamati predatory prize; in breve, le persone pagano per ricevere un premio. Mi sembra onesto.
    Molto simile la vicenda legata alle sue partecipazioni a prestigiose conferenze internazionali: anche in questo caso si tratta di predatory conferences, ossia eventi organizzati al solo fine di guadagnare, senza alcun controllo scientifico delle discussioni. Avete presente i convegni terrapiattisti? Ecco.
  3. Il professore è un pluricandidato al premio Nobel.
    E qui non serve fare molte ricerche, grazie al cielo. I candidati al premio Nobel, infatti, non vengono in alcun modo resi noti. Gli unici a conoscere la lista dei candidati è la commissione che poi opera la valutazione. Del Nobel, quindi, conosciamo solo i vincitori, e mai i candidati. Possiamo al più sapere chi è stato proposto da gli enti preposti, ma non conosciamo quali di queste candidature vengano poi effettivamente approvate.
  4. Le pubblicazioni di Giulio Tarro.
    La maggior parte delle pubblicazioni scientifiche di Tarro sono, tanto per cambiare, su predatory open access journal, ossia… Indovinate un po’… Riviste dove è possibile pubblicare articoli a pagamento, senza che i lavori siano sottoposti a revisione paritaria.
    Ad ogni modo, è possibile trovare qualche centinaio di sue pubblicazioni, sia su PubMed che su Scopus; ciononostante, l’H-index di Tarro è solo un misero 9. L’H-index è una misura del “peso” scientifico dell’insieme dei lavori di una certa persona. L’indice è tanto maggior quanto maggiore è l’impatto che quella persona lascia nei lavori successivi, e si misura fondamentalmente grazie alle citazioni. Nel caso qualcuno se lo stia chiedendo, un H-index uguale a 9 equivale al nulla, soprattutto per qualcuno che dovrebbe essere stato candidato al Nobel.
  5. Tarro è professore internazionale.
    Giulio Tarro si dichiara professore ufficiale dell’Università di Napoli; potremmo iniziare col dire che la figura di “professore ufficiale” non esiste, ma è comunque sufficiente una ricerca sul sito dell’università per rendersi conto che questo personaggio non risulta in alcun modo nel database del personale. Si dichiara inoltre membro del senato accademico di alcune università americane che, udite udite, sono famose per essere falsi istituti che vendono lauree e diplomi. Che sorpresa.
    Potete controllare il database pubblico cercando le università che lo stesso indica nel suo curriculum.
    Dichiara inoltre una falsa Laurea Honoris Causa in medicina, di cui non esiste alcuna traccia, ed è presidente della Norman Academy e dell’Università Popolare Tommaso Moro. Si tratta, ancora una volta, di università non accreditate e non riconosciute dal MIUR, che elargiscono titoli che non hanno valore accademico.
  6. Ha isolato il Virus Respiratorio Sinciziale.
    La sua prima pubblicazione sul tema è successiva ai primi articoli scientifici pubblicati dall’Università di Napoli, articoli in cui lui non viene nemmeno citato.
  7. Il siero di Bonifacio.
    Tra le fantasiose sperimentazioni di Giulio Tarro c’è, appunto, il siero di Bonifacio: un composto a base di feci e urina di capra che, a suo dire, era in grado di curare il cancro. Mi rifiuto di commentare ulteriormente la questione.
    Esistono, inoltre, altre vicende simili legate al suo nome, tra cui la sperimentazione di un vaccino proprio contro il cancro, messo a punto insieme ad un banchiere poi arrestato.
  8. Cito infine, per onor di cronaca, le sue posizioni no-vax. Sì, avete capito bene… Probabilmente dopo non essere riuscito a fregare le persone con il suo vaccino contro il cancro, ha pensato di abbindolare il partito opposto. Incommentabile.

Devo dire, con tanta onestà, che sono quasi colpito da questa vicenda. Il debunking mi appassiona, e ritengo di avere ormai una certa esperienza. Raramente, però, si riescono a trovare così tanti elementi per sbugiardare qualcuno. Alla luce di quanto detto, quindi, come è possibile che qualcuno prenda minimamente in considerazione le parole di questa persona? Questo resta per me totalmente inspiegabile.

Ma la cosa ancora più grave è che a queste persone venga dato spazio sui giornali e in televisione; e non su emittenti private, ma sulla rete nazionale. La comparsata di questo truffatore su una rete “pubblica” legittima le bugie e le follie di questa persona, pagate, tra l’altro, con i nostri soldi.


Voglio spendere, prima di concludere, alcune parole anche in merito ai contenuti delle sue interviste. Tarro ha toccato diversi argomenti nelle sue interviste, dimostrando di conoscere poco la materia o di essere in malafede.

Ha parlato del vaccino contro il SARS-CoV-2, definendolo inutile poiché il virus muta. Ma “mutare” è un termine estremamente generico, e il fatto che un virus muti non implica in nessun modo che un farmaco o un vaccino smettano di essere efficaci. Se la porzione di virus riconosciuta dal nostro sistema immunitario rimane la medesima, le terapie continuano a funzionare.

Dopo aver definito inutile il vaccino, Tarro garantisce che dopo una prima infezione non sia possibile una recidiva almeno stagionale. Questo dato è del tutto arbitrario. Non abbiamo ancora la certezza che questo sia vero, e il dottor Tarro dimentica che le dinamiche che regolano immunità di questo tipo e funzionamento dei vaccini sono molto simili.

Afferma che tra poco il vaccino sarà solo un brutto ricordo, e che le mascherine servono solo a far guadagnare chi le produce. Tralasciando la stupidità della prima affermazione, la seconda è estremamente supponente e pericolosa per la salute pubblica.

Afferma con sicurezza che il caldo porterà via il virus, ma questa è solo una supposizione, e ad oggi non sembra così.

Insomma… Potete trovare tutta una serie di sue esternazioni in cui, dopo aver sminuito il pensiero comune della comunità scientifica, si lancia in sentenze non basate su alcun dato, ma verso le quali dimostra assoluta certezza, dall’alto della sua “grande e riconosciuta esperienza”. Diffidate sempre da queste persone, e quando qualcuno vi sembra eccessivamente sicuro di quello che dice, fate sempre le vostre ricerche.


Vi segnalo inoltre l’articolo di NextQuotidiano dove potete trovare tutte le fonti riguardo il discorso fatto.


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