"La stampante", ventunesima puntata

in #ita5 years ago

Ma la diaspora non era finita. Nel giro di una settimana, Marco si fratturò un malleolo giocando a calcetto e, dato che la frattura era scomposta, fu necessario un intervento chirurgico con successivo periodo di riposo e riabilitazione.
Ma anche sul fronte segretarie c’erano delle novità.
Marta, a quarantatrè anni, rimase incinta del terzo figlio e, data l’età e alcuni disturbi, rimase a casa fin dal primo momento per gravidanza a rischio.
“Cara Lud – diceva Clarissa rivolta alla sua amata stampante – qui è peggio di dieci piccoli indiani, alla fine non rimane nessuno!”
Erano rimasti dunque, oltre a lei, Pina, nervosissima e, diceva, sovraccarica di lavoro; l’avvocato Dondi, sempre più schizzato; Federico Nasi, spaventato e bisognoso di aiuto; Piera, letteralmente furibonda anche se non si sapeva bene perché.
Un ambientino niente affatto distensivo, insomma.
Clarissa reggeva in vista dell’esame di avvocato il cui scritto si sarebbe tenuto a dicembre, ma cominciava anche lei a risentire del carico eccessivo e della solitudine in cui si trovava ad operare, essendo l’unico dialogo possibile quello con la stampante.
La primavera era inoltrata, c’era in giro un buon profumo di gelsomini e fioriture varie.
Clarissa associava quegli odori e colori a periodi di intenso studio, ai tempi del liceo e poi dell’università, faticosi, ma piacevoli.
Ora invece di piacevole c’era ben poco.
Bruno Dondi, con lei, era sempre più sarcastico.
“Allora, Clarabella, guarda quanto ti tocca lavorare. Ma tu sei contenta, vero, così fai vedere a tutti quanto sei brava e volenterosa. Peccato che non c’è Giulio a vederti, lui è convinto che tu sia un genio, invece secondo me sei solo un po’ frustrata. Ti manca … beh, diciamo un fidanzato”.
Clarissa non lo sopportava più e spesso si domandava come facesse la moglie a reggere un uomo così presuntuoso e maleducato. Senza contare il resto…

(continua)

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Non vedo l'ora che giunga la riscossa della cara Clarabella, perché il quadro si sta completando progressivamente....