Germania uber alles

in #discovery-it4 years ago

Oggi c'è stato un evento a mio avviso parecchio importante in Europa, e per certi versi pure paradossale. Vedremo come i mass-media italiani tratteranno la cosa, ad esempio Corriere da ampio risalto, ma Repubblica nemmeno compare la notizia in prima pagina (questo almeno alle 21 del 5 maggio 2020). Infatti dopo questa notizia gli Unionisti si troveranno ulteriormente in difficoltà, come non fossero stati sufficienti le settimane scorse.

Per capire cosa succede partiamo dall'inizio. Nel 2015 Mario Draghi mette in atto il Quantitative Easing ovvero la BCE compra nei mercati titoli di stato dei paesi membri in proporzione alle quote detenute dagli stessi, ovvero 21% Germania, 16% Francia, 13% Italia per citare i primi tre.

Non si tratta di una novità, il Giappone ad esempio lo fa dagli anni 90, per altro dimostrando la non correlazione con iperinflazione o inflazione che invece viene propinata proprio all'interno dell'Europa come il male assoluto. L'Inghilterra lo fa da tempi più recenti, e come per il Giappone stralcia dal bilancio i titoli acquistati che non compaiono più come debito. Cosa che invece non avviene nella fattispecie europea, per cui una parte del debito italiano, si stima all'incirca 1000 miliardi, di fatto non sarebbero più tecnicamente esigibili, ma vengono comunque "messi nel piatto" della parte passiva.

Il Quantitative Easing ci è stato detto possibile dai trattati europei. In Germania un gruppo di avvocati ed economisti non è d'accordo ed ha avviato una causa che poi dopo varie vicissitudini è arrivata sino alla Corte Costituzionale Federale Tedesca e che per l'appunto oggi ha emesso il suo giudizio.

Quindi arriviamo al giorno odierno, di fatto parte della sentenza non sconfessa l'operato di Draghi, ovvero l'impianto legale di acquisto sarebbe valido, infatti uno dei paletti era la regola del 33%. Ovvero la BCE non potesse detenere più del 33% del debito di uno Stato membro. Il problema è che parte del ricorso è stato invece accolto, ed anzi rielaborato. La valutazione del rischio e dei costi / benefici dell'intera operazione non sarebbe stata proporzionalmente corretta, anzi non sarebbe proprio stata considerata. Il Q.E. avrebbe causato una inflazione pari al 2%, causando problemi su vari settori come quello pensionistico, immobiliare eccetera. In sostanza si dice "avete acquistato senza sapere bene quali effetti a largo spettro avrebbero avuto queste operazioni".


Image by FelixMittermeier from Pixabay

Quindi la Corte Tedesca da "ordine" alla BCE di porre una giustificazione entro tre mesi. Se ciò non avviene la Bundesbank (cioè la omologa della nostra Banca d'Italia) non parteciperà al piano di acquisti lanciato nel 2015 e recentemente confermato anche dalla Lagarde.

Non è un caso che la primissima dichiarazione da parte di un porta voce della commissione europea sia l'affermazione del primato della legge europea e che le decisioni della Corte Europea sono vincolanti sulle corti nazionali, quindi anche quella tedesca. Un vero e proprio scontro che segnerà il destino dell'Europa.

In effetti la parte grottesca è proprio dovuta al fatto che i tedeschi attraverso la loro Corte Costituzionale si arroghino il diritto, sebbene non diretto ma utilizzando strumenti ricattatori, di sovvertire i rapporti di forza legale andando ad affermare in modo implicito che loro sono più importanti della stessa Corte Europea.

Come se non bastasse si da un segnale netto circa la condivisione del debito, ancora una volta si dimostra in modo piuttosto marcato che l'Unione Europea non è una Unione, ed anzi sull'unico punto tangibile di contatto, cioè la moneta unica, la Germania tende a voler avvallare che in fondo si tratta di una moneta di loro proprietà (in effetti dal punto di vista tecnico sono il maggior azionista, sebbene non esista una maggioranza assoluta).

Molto probabilmente, visto anche il fatto che la BCE ha come sede a Francoforte, e non è un caso, questa andrà ad eseguire le indicazioni della Corte Tedesca tentando una giravolta da azzecca-garbugli per giustificare il suo operato, ma quasi sicuramente questo decreterà la fine del Q.E.

L'effetto principale sarà appunto verso l'Italia in modo diretto, e meno diretto ma non meno dirompente, anche sulla Francia che negli ultimi anni ha visto aumentare il debito pubblico ad un valore superiore di quello italiano oltre ad avere una bomba ad orologeria dovuta alla sempre più probabile esplosione delle auto-callables, una sorta di derivato presente solo oltralpe.

A me pare che sia il passo per tentare l'assalto finale; non è una novità che si vogliano colpire le aziende italiane cercando di sfruttare proprio il debito pubblico affinché una crisi le esponga ad una facile scalata di acquisti esteri. E il momento pare decisamente propizio, una crisi mondiale in atto potrà dare una forte propulsione, mentre noi non abbiamo uno straccio di "piano B". Un governo sostenuto da Unionisti farebbe il resto. Ed anche quando andasse tutto all'aria eventuali "sovranisti" tra elezioni e insediamento non riuscirebbero a fare manovre di contrattacco (sempre che poi gli venga permesso di farlo) prima di due anni.

Come espresso da molti economisti italiani una soluzione ci sarebbe. Corte costituzionale per Corte costituzionale (a questo punto quella europea non varrebbe più un centesimo) la nostra Carta non ha mai abolito la sovranità monetaria, di fatto potremo adottare una cripto-valuta di tipo stable-coin con l'euro che verrebbe utilizzata 1:1 per i pagamenti interni, utilizzando invece gli euro per farci un Q.E. in casa. Prima di questo si dovrebbe chiaramente fare alcune manovre. Rivedere l'assurdo meccanismo di collocazione dei BTP, al limite dando priorità agli acquisti interni. Eliminare il pareggio di bilancio dalla costituzione. Copiando l'Inghilterra, creare una legge che permetta lo stralcio del debito auto-comprato dalle passività.

Come al solito il problema non è il lato tecnico della questione, ma quello politico. Gli Unionisti sono al governo e non permetteranno mai una cosa simile.


Originally posted on Walter's Blog. Hive blog powered by ENGRAVE.

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