I soliti egoisti

in #discovery-ita4 years ago

La settimana scorsa di ritorno dal pranzo verso il lavoro (sono uno dei "fortunelli" esclusi dal lockdown) nella strada deserta che sembravo Will Smith in I am legend, in lontanza vedo qualcosa nel mezzo della striscia d'asfalto. Saranno due grossi sacchi neri persi da qualche mezzo, penso... poi avvicinandomi mi accordo che i due sacchi non sono tali, si muovono e sono due grossi fagiani (almeno credo, non è che si vedano fagiani tutti i giorni).

Vabbè appena mi sentiranno se ne vanno.. 100 metri, niente. 50 metri niente. 30,40,20,10 devo premere sul freno e gli arrivo a due metri, forse meno, fermando l'auto. Questi mi bloccano la strada, uno in mezzo alla mia carreggiata, l'altro proprio in mezzo alla strada, sulla linea.

Non si muovono, ma sopratutto mi stanno proprio guardando. Non guardano l'auto in se, guardano proprio me visto che tirano il collo per osservare oltre il cofano, e sembrano pure sorpresi. Ad un certo punto quello di sinistra guarda il compagno come a voler dire "Hai visto? ti avevo detto io che non sono tutti morti".


Image by Ralf Kunze from Pixabay

A quanto pare, come testimoniato in giro per internet, non sono il solo ad aver fatto incontri del secondo tipo. Gli animali si sono velocemente ripresi quello spazio che poi gli spetterebbe. Questa cosa dovrebbe farci riflettere per un nuovo inizio, ma so benissimo che è utopia pura. Frega un cazzo a nessuno, detto in francesismo.

Una volta finita l'emergenza sanitaria ci saranno mesi di casino dovuti all'emergenza economica, e tutto tornerà come prima. Per la serie non abbiamo capito un tubo. Siamo i soliti egoisti.

L'uomo è indiscutibilmente all'apice della catena alimentare. Salvo casi di sfortuna nera, non siamo il cibo di nessuno, non abbiamo dei predatori. Siamo noi i predatori per eccellenza. Ecco che la natura rimette a zero il sistema, un morbo che manco lo vedi, programmato per distruggere e distruggersi all'interno dell'ospite. Lo scopo finale è uccidere, anche lui con il suo ospite una volta raggiunto lo scopo. Se ci pensate è un ingegnoso sistema per rimettere i valori sballati al loro posto. Poi chiaro, in quei "valori sballati" purtroppo ci sono storie, sentimenti e non a caso stiamo combattendo ferocemente e con tutta probabilità questo reset non sarà tanto "efficace" quanto gli altri.

Il virus andrebbe considerato come un avvertimento, lo scappellotto che ti arriva dal genitore quando non ti comporti bene. Da questa storia dovremmo rivedere gli spazi non come padroni assoluti, che comunque rimarremo, ma avere l'accortezza di rispettare gli altri abitanti. Non sono intelligenti quanto noi, ma dei diritti universali li avrebbero pure loro. Una banalità, ma spesso le strade sono dei veri e propri muri per questi animali. Forse costruire o pensare a passaggi sicuri (fare dei ponti stradali) in modo che si muovano liberamente. Accelerare verso la mobilità elettrica significherebbe abbattere in modo drastico l'inquinamento acustico, altro aspetto che non consideriamo mai, nemmeno per noi.

Ma tanto non succederà nulla di tutto questo, saremo tutti presi a correre dietro a problemi che non dovrebbero esserci, numeri su dei computer (cioè soldi) che a loro volta possono uccidere, tanto per cambiare sinfonia. I soliti egoisti.


Originally posted on Walter's Blog. Hive blog powered by ENGRAVE.

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Caspiterina! Anch’io penso che appena si potrà riaccendere il motore economico, tornerà tutto come prima. Inquinamento e menefreghismo totale nei confronti di chi, oltre a noi, popola la terra.


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Tanto triste quanto vero purtroppo...😪

Non impareremo mai!