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RE: Berlin Hive Meetup - 10.06.2023 at 18:00 🔥 [ITA]

in HiveUP Europelast year (edited)

Chissà in quanti avranno però fatto come te (i fortunati che hanno potuto): rivolgersi agli esteri più verdi pascoli. Non a caso i TG si prodigano in eterne geremiadi sulla famosa fuga di cervelli (e per forza). Mi duole tanto per coloro che non lo possono fare e nonostante il loro talento artistico si devono adattare a lavori d'ufficio o da magazzinieri, magari pure in un ambiente tossico dove il capo inveisce ad muzzum contro di loro un giorno si e l'altro pure e i colleghi sempre pronti a pugnalare alle spalle (inutile farsi allusione: l'ambiente di lavoro comune italiano medio è questo e nostri colleghi di OdB ne sanno qualcosa). Succede a chi ha genitori anzianotti che non godono di gran salute, la qual cosa gli impedisce ovviamente di emigrare come i colleghi artisti più fortunati di loro. Tanto di cappello per questi coraggiosi che meritano una medaglia.

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Se leggi un po' il libro scopri che in realtà sono partito dall'Italia per varie ragioni, prima lo studio con il progetto Erasmus che mi ha fatto partire e poi l'amore che mi ha fatto rimanere per un po', infine l'avventura della vita stessa e la promessa che avrei vissuto solo con quello che la musica mi permetteva di guadagnare e i risparmi accumulati lavorando 16 ore al giorno come cuoco in Italia negli anni prima. Dormivo anche in macchina, nelle sale di prova, a casa di allieve di chitarra o di altri amici musicisti, i verdi pascoli sono verdi perchè decidiamo che siano verdi e la fortuna non arriva dall'esterno si costruisce o si distrugge dall'interno con pensieri e parole. Siamo sempre e comunque i registi del nostro universo olografico

Avevi fatto benissimo ad approfittare dell'Erasmus🐣! Quanto al lavoro di cuoco in sè e per sè, purtroppo prevede quegli orari lì, niente da fare. Si sgobba a doppi turni e lo stipendio, bisogna poi vedere.
Diciamo che alla fortuna come tale non credo affatto. Credo semmai nella convergenza di circostanze intrinseche ed estrinseche spesso concomitanti. Ma riguardo a quelle estrinseche, cioè le esterne che non dipendono minimamente da noi (è assodato e la storia del mondo lo comprova), spesso su quelle non abbiamo alcun potere. Un esempio terra terra: una mia collega di prima laurea era stata costretta a interrompere gli studi per un lungo periodo per assistere la mamma che si era ammalata gravemente. Quindi la mia amica non aveva avuto modo di decidere di non andare fuori corso e forse per un botto di anni, perchè se non nasci in una famiglia come minimo benestante e ti si ammala un familiare, sei te che oltre ad assisterlo ti devi pure occupare delle faccende di casa, delle bollette, delle tasse e di tutta la burocrazia annessa e connessa. Se sei di famiglia come minimo benestante, invece, paghi un commercialista fidato per la burocrazia più ostica, uno sbrigafaccende per la burocrazia più ingrata (code agli sportelli delle poste, all'anagrafe, ecc.), paghi una donna che ti faccia le pulizie in casa e cucini mentre tu sei libero di dedicarti al capezzale del tuo caro e nel tempo che ti resta a continuare a studiare. Se non nasci in una famiglia quantomeno benestante, spesso vuol dire che non ne eri predestinato (credo nella predestinazione anche per gli affari terreni, ma questo non significa affatto che si deve trattare di una scusante per non rimboccarsi le maniche, niente affatto).

Tuttavia la maccanica quantistica e un po' anche la relativistica concordano sul fatto che la nostra coscienza crea l'ambiente e che l'universo è non locale. Ovvero esterno e interno starebbero a specchio tra loro. L'esterno virtuale riflette l'interno reale.

La mia vita anche con tutti i momenti angosciosi, disperati è il frutto della mia coscienza, e della mia incapacità di vedere che sono io il creatore del mio universo e per questo lo crea perchè ne diventi consapevole attraverso l'esperienza.