Purtroppo ci sono delle persone che, per quanto ti sforzi e ti impegni, sono di natura così negative, irascibili, egoiste e/o prepotenti che ogni sforzo risulta vano, ogni aiuto sprecato ed ogni tentativo di sopportare un mero rimandare l'inevitabile... Anche a me è capitato di avere a che fare con persone del genere e dopo anni e anni di pazienza, di "rospi ingoiati", di gentilezza, disponibilità ed attenzioni quel che ho scoperto è che certe persone non le puoi cambiare. Non così almeno: magari qualcuno con un carattere all'opposto o completamente diverso paradossalmente potrebbe riuscire? Non ne ho idea, so solo che la bontà e la sensibilità con certe persone non riescono comunque a portare nessun risultato permanente: magari per qualche giorno ti sono riconoscenti e sono gentili e felici di aver conosciuto una persona come te... poi qualcosa cambia, magari per una sciocchezza che non ha nessun valore o che loro volutamente scelgono di interpretare in qualche modo oscuro e illogico, e tutto quel che hai fatto non vale più nulla, diventi l'ennesimo "stronzo" che inganna e ferisce.
La cosa più triste, a mio avviso, è che queste persone non si comportano volontariamente così: loro credono davvero che se te provi a mediare tra loro e qualcun altro allora ti stai mettendo contro di loro; pensano sul serio che settimane, mesi o anni di gentilezza possano venire cancellati da qualche scemenza che per loro è sufficiente a mettere in discussione tutto quanto, come se tu fossi un essere spregevole che in qualche modo si è approfittato della loro fiducia - in che modo, poi, non si sa, visto che quasi sempre queste persone prendono tanto dando indietro molto poco.
Per cui la morale è che, pur cercando di essere sempre gentili con tutti, quando si capisce di avere davanti una persona del genere, la cosa migliore da fare è cercare di restare neutrali: essere cattivi è sempre sbagliato, ma non sempre c'è bisogno di essere i più gentili e disponibili del mondo, soprattutto se chi si ha davanti non è minimamente in grado di capirlo e, anzi, riesce spesso e volentieri a farti pentire amaramente di esserlo stato.
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Caro amico mio a 20 anni pensavo di poter cambiare il mondo e le persone intorno a me...adesso che ne ho poco più del doppio sono diventato molto più realista e maturo anche se mantengo una buona dose di ottimismo e positività per cui sono d'accordo pienamente su quello che scrivi.
Quando raggiungo il limite con garbo chiudo il rubinetto dell'empatia e così ho fatto oggi.
Ho detto alla mia collega che non mi sarei interessato a nulla che non fosse il lavoro e che non l'avrei più consigliata o aiutata. Mi aspettavo la solita guerra e discussione e invece è scoppiata in lacrime disperata dicendomi in continuazione mi dispiace... un pò mi ha sorpreso ma allo stesso tempo, anche sarò come sempre gentile con lei, la lascerò litigare con chi vuole senza intervenire per sedare gli animi...con lei da oggi sarò come la Svizzera (neutrale al 100%) perchè non cambierà mai e mi dispiace per lei...
Grazie del tuo lungo commento e del tuo punto di vista
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Per quanto sia triste dover alle volte ricorrere a ciò, sono d'accordissimo con te: fai bene, perchè uno non può stare male per una persona che neanche capisce quanto tu abbia fatto per cercare di aiutarla e sopportarla.
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