Che ne è stato di quei giorni immortali in cui il tempo non esisteva? Quando le promesse si leggevano in sguardi profondi che gridavano in mezzo al silenzio, e respirare all'unisono era il motivo essenziale che ci teneva uniti.
Dimmi cosa c'è stato tra il nostro crepuscolo e l'alba, perché non riesco più a distinguere le ore, e perché tutto è diventato l'inerzia narrativa di una memoria che fatica a non sedimentare come tale.
Rivelami senza evasioni o scuse perché continuo a scrivere leggende con finali pieni di oscurità, se sono rinato grazie a quel bacio unico e intenso in cui ci siamo scoperti vulnerabili, osando sognare un lieto fine.
Quale abisso si è aperto tra noi? Quale eclissi ha oscurato la nostra passione ardente? Quale muro si è alzato per separare il nostro desiderio di vita eterna? Quale ferro ha arrugginito i lucchetti che custodivano il nostro amore perfetto?
Rispondimi senza mezzi termini e senza paura, anche se la tua verità mi ferisce a morte. Perché preferirei conoscere la sentenza che ha condannato all'estinzione quell'idillio che abbiamo giurato eterno, piuttosto che continuare a vagare in questa indefinita inopia.