Il giardino di Bosch

in Olio di Balena3 years ago

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*Ciao, sapete che io sono una super appassionata di arte è un'opera che non sono mai riuscita a vedere è il giardino di Bosch. considerata una delle maggiori attrazioni del Museo del Prado di Madrid quest'opera si trova nella sala 56 a dedicata interamente a Bosch.
La sala è stata organizzata ultimamente, questo nuovo allestimento va considerato un operazione critica un uovo incipit nella comprensione dell'artista anche grazie a un monitor che mostra alcuni dettagli delle opere ad altissimo ingrandimento.
Praticamente Bosch è nato e vissuto nella parte meridionale dei Paesi Bassi in Spagna è conosciuto come il bosco, Salvo incertezze per il pennello con le tentazioni di Sant'Antonio, tutti i dipinti di Bosch della sala vantano un prestigioso passaggio nelle collezioni del sovrano spagnolo che donò tra gli anni Settanta e Novanta del 500 al monastero dell'Escorial, da lui costruito quale monumentale difesa della fede durante la diffusione del protestantesimo. Può apparire strano che rigido mondo cattolico della Spagna del 500 abbia apprezzato le figure maschili e femminili nude e abbracciate in modo sensuale, gli animali mostruosi e le scene sinistre del fantastico immaginario di Bosch, accettando anche i suoi goticismi arcaizzanti lontani dalle proporzioni misurate e dell'anatomia del Rinascimento italiano.
La dimensione straordinaria di alcune sue opere come Il trittico del giardino delle Delizie che Largo quasi 4 metri, fa pensare a una destinazione in solenni cappelle gentilizie anche se la sensualità è la terribilità delle sue invenzioni sembrano estranee alla sacralità dei luoghi religiosi.
Sicuramente l'opera più famosa di Bosch è proprio "Il trittico del giardino delle Delizie" al centro di una critica ancora in evoluzione è talmente ricco di simboli da riassumere, da solo, le peculiarità della vita e della cultura del suo autore. La narrazione continua e consequenziale inizia all'esterno con la rappresentazione a monocromo del mondo al terzo giorno della creazione, prima dell'esistenza del Sole e della luna. La terra grandiosa vista a volo d'uccello entro una sfera trasparente, turbata da caotiche formazioni minerali e vegetali è un'immagine cupa.
Per la figura dell'Eterno, in alto a sinistra, Così come per gli altri dettagli del Trittico gli studiosi sottolineano la derivazione da un tratto di Hartmann Shedel , che tuttavia non spiega l'ampiezza delle conoscenze di Bosch e la sua capacità di destreggiarsi tra semi escatologici biblici e scientifici, insoliti per un artista come lui formatosi nella Bottega Artigiana del padre.
Lo vediamo dalla sicurezza con cui rappresenta la delicatezza diafana del vetro, simbolo della fragilità dell'universo, la forma circolare della terra inserita in un'atmosfera sferica, l'una e l'altra congegnate sulle scoperte geografiche precedenti Alla circumnavigazione di Magellano.