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RE: Opinioni - n. 11 - Debito pubblico italiano. E' sostenibile o no?

in Olio di Balena4 years ago

In realtà, perdonami, ma le cose non sono così semplici.
In particolare nessuno si aspetta che gli stati e, men ch meno l'Italia, restituiscano il debito, un debito viene ritenuto sostenibile quando uno stato è in grado di pagare gli interessi sul debito.
L'Italia, ad oggi, è ampiamente in grado di ripagare gli interessi sul debito, certo, non ha nessuna possibilità e anche nessuna intenzione di restituire il debito.

Il discorso generale è molto più ampio, tutta l'economia monetaria si basa su un fraintendimento, cioè la confusione tra unità di misura e valore.
L'euro, come qualunque moneta, è semplicemente un "metro" che può misurare qualunque bene, servizio, etc. ma non ha alcun valore.

Quello che ha valore è l'oggetto della misura, non il metro che si usa per effettuare la misura, che dovrebbe essere sempre lungo uguale.
Per questo non costruiamo metri di gomma.
Invece abbiamo costruito delle monete che possono variare di "lunghezza" una assurdità di cui tutti quanti stiamo pagando le conseguenze.

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Condivido il discorso finale sul fatto che la moneta dovrebbe esser considerata come un'unità di misura. Spesso ne parlo in questi termini e probabilmente in altri articoli verrà fuori.

Non condivido invece la prima parte. Se mi permetti è il tuo modo di vedere le cose, sul quale posso esser d'accordo sia una visione molto diffusa, probabilmente maggioritaria oggi, che è una semplificazione eccessiva. E' vero che nel caso in cui un creditore rinnovi il titolo di debito una volta arrivato a scadenza in sostanza l'importo da pagare per il debitore sarebbe solo la quota interessi, ma è una visione "distorta" che ha preso ampiamente piede per motivi di opportunità.

Non è detto infatti che alla scadenza il creditore voglia rinnovare il credito e soprattutto che voglia farlo alle stesse condizioni. Quindi a pesare è TUTTO il debito: montante più interessi. Faccio un esempio plateale, anche di questo avrei scritto indirettamente in prossimi articoli: oggi il debito pubblico italiano di nuova emissione (ed anche molta parte di quello emesso in passato) è acquistato dalle banche italiane ed europee solo ed esclusivamente perché sanno di poterlo "girare" come garanzia alla BCE, la Banca Centrale Europea. Nel caso in cui l'Italia uscisse dall'area Euro tale processo si incepperebbe clamorosamente. Giunti a scadenza i debiti lo Stato dovrebbe ripagare l'intero importo del debito e non solo la quota interessi. E' questo che rende insostenibile il debito pubblico italiano e, indirettamente, un pio desiderio degli euroscettici l'uscita dall'euro che avverrà se e solo a catastrofe avvenuta.

Situazioni simili possono venirsi a creare anche in paesi che abbiano sovranità monetaria. E' vero che la loro Banca Centrale può acquistare tutto il debito prodotto (come sta avvenendo in Giappone) ma ciò ha comunque delle conseguenze sul valore della valuta (il Giappone lo sta ancora evitando, ma arriverà il momento) e sulla bilancia commerciale del paese stesso. Alla fine qualcuno i soldi veri, cioè quelli che dietro hanno un valore, come giustamente dici, qualcuno dovrà tirarli fuori per pagare il debito o tutto implode. Il cosiddetto Garante di ultima istanza ha successo solo finché ha la reputazione sufficientemente pulita da offrire fiducia.