E infatti, come dicevo altrove, un aspetto latino al quale non sarò mai avvezza sono le mani bucate (ok, fase per la quale ero passata pure io nella prima giovinezza, ma si sa che quando c'è papi ad allacciarti pure le scarpe e sai che la tua famiglia di origine non sguazza per nulla nei problemi pecuniari, diventi irresponsabile:
).
La rogna sta nel fatto che hanno sul serio notevoli difficoltà davanti alla matematica più basilare. E infatti, l'affermazione che ho già ascoltato più volte è la seguente: ma cosa vuoi che siano cinque, venti, quaranta reais? Proprio non ci arrivano che con il passare degli anni e specie considerati gli interessi bancari stratosferici dei titoli pubblici (e pure taluni privati) nei periodi di forte inflazione possono trasformare quelle cifre in migliaia nel corso degli anni. Ma no, l'abbonamento a fessflix mica si tocca. Ma no, perchè poi i nipotini vanno mal volentieri a casa di nonna, se non ci trovano il loro cartoon preferito (che la nonna manco hanno visto che faccia ha: stravaccati sul sofà davanti alla TV e con il peperone in mano -leggasi cellulare-). E la TV home cinema,qualora abbiano anche quella, mica si tocca. E magari questa nonna campa di pensione minima che allora non arriva non dico a fine mese,ma nemmeno a fine settimana (e per il resto, ci va la carità di familiari che qualche soldo l'hanno). Ma tant'è, i conti non li sanno proprio fare. Per fortuna che mio marito ha invece imparato, a botta di anni e anni insieme, ma lui, povero, non aveva mai conosciuto altre realtà prima di sposarmi:
!PIZZA
Ps.: splendida, l'iniziativa di adottare un'aiola😍
Matematica e inglese sono fondamentali, al giorno d'oggi conoscere a fondo queste due materie porta davvero a rilevanti fortune secondo me.
Appena Junior arriverà e sarà in età non farò che predicarglielo... ma in inglese cominceremo a parlargli già da quando sarà nella culla eh eh!
Si l'iniziativa della aiuole è davvero bella, una delle rare occasioni in cui al comune di Reggio sono riusciti ad usare il cervello lol!
Le rilevanti fortune (anzi, qui la fortuna non c'entrerebbe un fico perchè una lingua straniera non la impari via scienza infusa, ma ti devi rimboccare le maniche per bene:
:
)
o per meglio dire le cicostanze favorevoli si presentano solo se l'inglese è conosciuto a livello nativo e purtroppo le (pietose rispetto a quelle nordeuropee) scuole italiane sono ben lungi dal fornire una preparazione degna di rispetto, men che meno linguistica (eccezion fatta per i licei linguistici post riforma 2020, ma purtroppo anche lì non si va oltre il livello B2 europeo). Anzi, sto leggendo che le pietose scuole dell'obbligo italiane sono più affannate a inculcare agli alunni la discutibilissima filosofia di genere (e certo, perchè un bimbo di sei anni deve già decidere sulla proprio identità di genere) piutosto che preoccuparsi del loro futuro (ma figuriamoci: del futuro di questi bimbi non gliene frega proprio un cavolo di niente: se finiranno a dormire sotto i ponti da adulti non è mica un problema loro😡).Ma perfino del livello linguistico B2 negli ambienti più esigenti si dice che significa non avere nemmeno l'idea di come muoversi in un altro paese e altra cultura. Specie ora come ora, che gli skills sembrano non bastare mai neppure per procacciarsi clienti in piattaforme un tempo all'acqua di rose come FIVERR, ma oggi diventate patrizie. Oggi per una traduzioncina commerciale è richiesto un livello di traduzione giurata consolare, figuriamoci. E se hai a che fare con gli spagnoli,fanno rima con pignoli. Oltre ogni dire. Lo stesso dicasi di latinoamericani ispanici qua e là. Proprio uno spagnolo di un forum linguistico rilevava che il livello B2 significa non avere nemmeno l'idea, che il C1 è buono per fare il turista all'estero (il turista? Porca miseria, per ottenere il C1 non avete idea del mazzo che ci facciamo se non siamo nativi ed è proprio il livello richiesto a chi va a lavorare all'estero come manager aziendale, ma pure come infermiere, quindi professioni di tutto rispetto😠) e solo con il C2 (che in ambito europeo è proprio l'ultimo stadio) si inizia a ragionare, ma non è un livello nativo. Ok, vero è che se non si vive sul posto è impossibile conoscere tutto il linguaggio colloquiale sia pure in ambito di lessico quotidiano e men che meno certe sfumature di nicchia, ma con il C2 si assumono medici stranieri. Ma se sei un freelancer e ti becchi un cliente ispanico, aspettati che ti faccia le pulci per ogni minuzia. Ci sono aspetti grammaticali molto profondi che riuscirai a non sbagliare più soltanto quando vivrai sul posto da un pezzo (per quel ragazzo spagnolo del forum si tratta di un minimo di 6 anni), ma non inficiano per nulla la comunicazione, nemmeno tra medico e paziente (un esempio classico è quello della reggenza verbale, che spesso cambia da una lingua all'altra o dell'uso di para e por se la lingua straniera è lo spagnolo, aspetti che nemmeno la più giovane delle titolari di cattedra delle mie pratiche scolastiche conosceva a fondo e ti dirò che ne sapeva meno di me). Però appunto, aspettati le pulci da un cliente ispanico, che pretende livelli da dottorato di ricerca.
Comunque fate bene a organizzarvi per fare imparare l'inglese al pargolo. Se vi servisse un'insegnante per una seconda (e magari pure terza) lingua, mi propongo, dato che per lo spagnolo ho un livello molto alto e pure l'abilitazione e per il portoghese ho un certificato universitario, ma comunque è oramai seconda madrelingua. E sono abituata a usare parecchio la tecnologia con gli studenti (ok, nel caso di un bimbo piccolo, se a distanza, i genitori devono fare da intermediari).
!PIZZA