Secondo voi le piattaforme di Social network decentralizzate, quando verranno utilizzate dalla massa?
Quando i corvi e le mosche diventeranno bianchi🤣
Almeno per quanto riguarda l'Italia (e un po' tutti i paesi UE in generale, anche se i motivi per non farne uso nel sud, centro e nord Europa sono del tutto diversi) e la maggior parte dei paesi latini, eccettuato il Venezuela (i venezuelani si trovano praticamente ovunque online e alcuni di loro postano come rulli compressori che non ho la minima idea di come facciano, dato che in genere hanno pure un impiego offline -guarda quanto posta il mio amico Marcos Milano, professore mi sembra di letteratura in una scuola fisica, è impressionante la sua capacità di scrittura e sono tutti testi ultrachilometrici e in doppia lingua, non lo taggo solo perchè non parla italiano e a te non posso rispondere in castellano🤣-). I venezuelani sono numerosissimi nei social paganti, tanto quanto i filippini. Questi ultimi, come la maggior parte degli asiatici, sono veri e propri professionisti del guadagno online e si aiutano a vicenda. Per es., è normale che un filippino abbia 4000 seguaci e un indiano palate di refer, che nemmeno uno statunitense ci riesce. Ma loro hanno una mentalità diversa da quella italiana e spagnola e s'intendono di tecnologia molto più dei colleghi latini, a dispetto del fatto di vivere in posti molto meno evoluti del Mercosur.
!hivebits
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Caspita che bella risposta…la tua cultura e conoscenza è enorme!
Ma più che altro, con il genere di lavoro che faccio e anche la vita che facevo prima di sposarmi quando ancora studiavo per la prima laurea sono perennemente stata a contatto con mille culture. Da ragazza ero violinista in una chiesa valdo-presbiteriana ubicata a Torino, ma di matrice internazionale (inglese lingua ufficiale, gestita dalla Scozia), frequentata da esponenti di tutti i continenti. Quindi avevo conosciuto tanti di tutti. Poi, lavorando online tra mille forum anglofoni, per forza di cose vediamo sia pure soltanto briciole di stili di vita di questo e quel paese asiatico, questo e quel paese africano. E ovviamente poi essendomi trasferita oltreoceano e avendo pure parenti e amici argentini e peruviani vedo di persona la diversità di cultura latina. Diciamo che a differenza di tanti padani della mia generazione sono stata fortunata da questo punto di vista. Dalle mie parti il proseguimento degli studi oltre la terza media (per non parlare di spostamenti, viaggi studio) era considerato soldi buttati dalle famiglie (e forse non sarà un caso la presenza di medici meridionali, in genere i migliori specialisti, dato che da noi imperava il cosidetto mito de la fabricheta.
È uno spettacolo leggerti… rimango sempre affascinato da quante cose sai ed hai fatto.
Per le cose che ho potuto fare ringrazio i miei genitori (anzi, ancor prima di loro devo ringraziare il Signore se ho potuto portare avanti studi di lunga durata), che a differenza dei loro contemporanei padani (originari o meno non rileva: una volta messo piede nel triangolo famigerato si uniformavano come robot) non mi frenavano. Grazie 1000 per la fiducia, in ogni caso🐣