Roby il basa e la musica 4

in Olio di Balena4 years ago

Continuo con i post filotto musicale, ricordo che ho iniziato ad avvicinarmi alla musica, un po' come tutti i ragazzini dei miei tempi, con il flauto dolce alle medie.
Ricordo che il flauto lo abbiamo iniziato a suonare alle elementari, ma il vero successo è arrivato proprio con i primi grandi concerti fatti nell'auditorium della mia scuola alle medie.
Dico che ho suonato il flauto anche alle elementari, perché ho un ricordo stampato in fronte di una cosa che mi è successa, il mio primo vero concerto in realtà l'ho fatto davanti ai miei compagni in quinta elementare, in un giorno nel quale c'era una supplente.
Io ed un mio compagno, abbiamo detto alla maestra che quel giorno faceva supplenza, che sapevamo suonare il flauto e che volevamo intrattenere i nostri compagni con un brano fatto a due flauti.
Adesso i Duo cellos stanno girando il mondo con un'idea che io e un mio compagno abbiamo avuto all'età di 10 anni negli anni 80.
Ma vabbè, regaliamo al mondo pure questa, tanto a noi dei successo non ce n'è mai fregato niente, noi siamo sempre stati Rock'n'Roll nel profondo del cuore.
In realtà, La cosa buffa è che noi non sapevamo suonare il flauto, però ci piaceva fare i pagliacci, quindi siamo usciti dall'aula, con la scusa di preparare il concerto, quando siamo rientrati abbiamo cantato la canzone di Braccio di Ferro con i na na na facendo col flauto solo il fischietto della pipa.
Non ricordo se ho preso la nota, ma ricordo ancora... quanto ridere!
Le prime lezioni di musica, di solfeggio per la precisione, ricordo di averle fatte le elementari.
Il mio maestro usava un metodo molto carino, per spiegare ai bambini la lunghezza delle note, ottavi quarti e così via.
Gnu un quarto.
Gat to due ottavi.
To po li no quattro sedicesimi.

Ho scoperto circa una quindicina d'anni fa, partecipando ad un seminario di musica, assieme ad altri appassionati e ad altri insegnanti di musica, che il metodo usato dal mio maestro non era per niente riconosciuto, anzi quando ne ho parlato, un insegnante di musica che aveva dei bambini come allievi, mi ha detto che l'idea era molto interessante, e l'avrebbe sfruttata anche lui.

Se vi può interessare, che anche la versione per adulti che non è una versione sconcia, ma è la seguente.

The un quarto.
Lat te due ottavi.
Cap pu cci no quattro sedicesimi.

Se volete, possiamo dirne una anche con le criptovalute.

Hive un quarto.
Rip ple due ottavi.
Li te co in quattro sedicesimi.

Fate voi la fila che preferite.
Inventatela con quello che vi piace.
Con i fumetti.
Con i nomi dei supereroi.
Flash bat man uo mo ra gno.

Oppure con i nomi dei sex toys, i nomi delle vostre ex fidanzate o fate come cavolo volete.

Alle medie ricordo i concerti in auditorium con 200 300 flauti che suonavano tutti a cazzi loro.

Scur pardrun dalli belli braghi bianchi
Fora li palanchi fora li palanchi

Etc... etc...

Poi in seconda media, grazie al mio professore di musica ho imbracciato la chitarra.
Mi ha chiesto se volessi fare il passo.
Aveva bisogno di chitarristi per accompagnare i mega concerti, 299 flauti non erano pochi ma 14 chitarre al posto di 13 erano un gran passo avanti.
Un mio compagno di classe era nell'elite dei chitarristi e cristo volevo entrarci anch'io.

Il mio professore era il capo della banda del paese e devo ammettere che mi ha trasmesso la passione che tutt'oggi mi acchiappa.

Ma andiamo per gradi, per diventare chitarrista serviva una cosa fondamentale.
Una chitarra.
Per fortuna mia zia da giovane suonava o meglio strimpellava la chitarra e mi prestò una delle sue.
Una chitarra dodici corde.
Alla quale io ho tolto sei corde perché già facevo fatica così.
L'ho suonata per un po, a fatica, poi ho ricevuto in regalo l'altra sua chitarra, alla quale era meno affezionata, una chitarra classica.
Per intenderci, la chitarra classica è la cugina brutta e meno costosa di quella acustica ( in molti casi se stai sulle economiche ), ha tre corde di nylon e tre di metallo al posto di quella acustica che ne ha sei di metallo.
Ma noi ragazzini rock and roll mettevamo le corde dell'acustica sulla chitarra classica.
Tanto chi cazzo se ne accorgeva?

Andavamo nel negozio di musica a comprare i plettri, 500 lire l'uno.
Stavamo li un ora a far impazzire il commesso ed uscivamo con 500 lire di spesa a testa.
C'erano anche quelli da mille lire ma costavano troppo, anche se erano più belli.
C'erano col teschio e le immagini più fighe, ma erano fuori portata, fuori budget.

Comunque se volete vedere una chitarra classica, la trovate, o meglio... la trovavate tutte le domeniche in chiesa all'angolo vicino ai chierichetti.
C'era sempre qualcuno che suonava la chitarra classica in chiesa alla messa delle 10.00, quella dedicata ai bambini del catechismo.
Poi dopo la cresima chi di voi ci va ancora?
Vabbè, ma questo è un altro discorso.

Studiavo gli accordi, i primi accordi, in classe col mio compagno e mi discordo che il pomeriggio a casa, imbracciavo la chitarra ma mi dimenticavo le ' pennate ' che sono il movimento del plettro sulle corde, allora gli telefonano e gli chiedevo di suonare la chitarra davanti al telefono per ricordarmi come si facevano.
Poi correvo in cameretta a ripetere prima che mi dimenticassi il tutto.
Si perché, ricordo che a quei tempi non c'erano video o altro per poter ascoltare o riguardare quante volte si voleva qualcosa che ci poteva interessare.
Quindi ci si doveva arrangiare il più possibile.
Come dico sempre io... il sapere bisognava uscire a cercarlo e questo richiedeva fatica.

Poi ho iniziato a prendere lezioni di chitarra dal mio stesso professore di musica nella sede della banda del paese.
Ho preso lezioni per poco perché molti dei miei compagni già suonavano in banda, clarinetto, flauto traverso, sax tenore e sax contralto.
Io con la chitarra dove potevo andare?
Quindi il mio professore mi chiese se volessi iniziare a suonare la tromba.
Gli serviva una seconda tromba nel corpo della banda ed io facevo proprio al caso suo.

Adesso come per le carte di splinterlands facciamo un attimo la carrellata tra i pro ed i contro di questa situazione.

Avrei smesso di suonare la chitarra però avrei fatto lezione di musica gratis.
Chi suonava in banda si esercitava gratis perché membro della banda stessa.
Il contro era la tromba stessa.
Non avevo lo strumento ed era costosissimo.
Ma il mio professore me ne prestò una a fondo perso, il giorno che avrei potuto permettermene una mia gli avrei ridato questa.
Una mia compagna andava li a suonare il piano.
Lei suona il piano mentre il basa la tromba.
Adesso la battuta ha preso addirittura una una nota personale.
Bellissima.
Ancora più bella.
Dopo circa sei o sette mesi di allenamento, iniziai a suonare nel corpo della banda.
Non vi dico lo stupore e la paura dei miei genitori quando tornai a casa con la tromba.
La suonavo con la testa nell'armadio pieno di vestiti per attutire il suono ed evitare che ci cacciassero dal palazzo.

Ricordo le uscite cittadine con la banda.
Carnevale e la piva soprattutto.
L'uscita di carnevale la ricordo perché il primo anno ho notato che soprattutto le tube ed i tromboni venivano ricoperti con le calze di nylon.
Roba da feticisti?
No era perché nel nostro fantastico paese i ragazzi avevano il vizio di buttare le uova addosso ai membri della banda che suonava e spesso miravano proprio a fare canestro nel buco della tuba e dei tromboni.

Non smettete di suonare neanche se vi capiscono.
Non fatevi prendere dal panico o dalla rabbia, voi continuate a suonare.
Sembrava la carica iniziale che davano i generali prima delle battaglie.
Ed in effetti così fu.
Tutti gli anni che suonavo per le strade a carnevale tornavo a casa che non sapevo più se ero me stesso oppure una cotoletta.

La poca invece era più rilassante, la sera del 24 dicembre, prima di mezzanotte, andavamo in giro per le strade del paese e ci fermavamo sotto le case del paese a suonare le canzoni natalizie.
Poi dopo qualche applauso ma anche qualche vaffanculo ( ci sono anche delle finestre a piano terra a bordo strada, immaginate che siete in dormiveglia sul divano e dopo un du tre qua sottovoce vi partono 30 elementi di ottone ad un metro dalla faccia.
Infarto oppure omicidio di massa.
Il killer delle bande.
Poi verso mezzanotte si andava davanti alla chiesa per suonare le ultime canzoni dopo la messa.
Vin brulè, panettone e tutti a casa.

Continua...

Sort:  

Una mia compagna andava li a suonare il piano.
Lei suona il piano mentre il basa la tromba.
Adesso la battuta ha preso addirittura una una nota personale.

Ah ah ah

Tra l'altro il basa cotoletta mi mancava all'appello :)
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