La repubblica delle frottole

in Olio di Balena4 years ago

Veramente vergognoso, ieri è stata una giornata storica perché il Mose di Venezia è entrato in funzione per la prima volta non come test di funzionalità, ma per svolgere la sua reale funzione. Disaccoppiare il livello del mare della laguna rispetto a quello dell'Adriatico. Una cosuccia da niente..

E il risultato, come riportato da molti video e molti giornali locali è stato quello sperato. Piazza San Marco è rimasta "all'asciutto" anche se il termine non è corretto, visto che pioveva e comunque una pozza d'acqua al centro c'era. Un eufemismo perché avrebbero dovuto esserci almeno 40 cm d'acqua buona e il transito pedonale sulle passerelle.

In effetti le passerelle c'erano, ma non sono servite. Di più, i commercianti che di solito sono costretti a chiudere causa allagamento, sono rimasti aperti ed hanno operato come qualunque altro giorno.

Certo la vicenda del Mose avrebbe dovuto essere tutt'altra storia e le cronache giudiziarie (dovute) hanno dato una pessima aurea mediatica alla vicenda. Tuttavia se restiamo al Mose in se, ieri abbiamo avuto la prova che questo funziona. Ovvero la tecnica e la tecnologia dietro a quel progetto, che vale la pena ricordare unico al mondo come unica lo è Venezia, sono comunque italiani e può essere un case study nel futuro. La sfida di fatto è abbastanza titanica e complicata. Lo sa benissimo chi ha visitato o visto qualche video relativo ad un relitto marino, nel giro di pochi mesi cambia letteralmente aspetto e a seconda del fondo e della biodiversità marina può anche essere quasi impossibile persino capire cosa si sta osservando. Questo significa che il Mose è ancora un progetto in intinere e quella di ieri, sebbene importante, era una tappa del percorso.

Ad ogni modo, un evento simile è comunque una notizia positiva, e in questo 2020 mi pare che ne abbiamo disperatamente bisogno. Notizia per altro importante che è stata ripresa e filmata da tutte le televisioni del mondo che ne davano notizia.

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Tutti eccetto i frottolari di turno in terra italica. Repubblica già ieri derubricava la cosa ad un misero trafiletto nella home page, ma per giunta come immagine di copertina in tutte le sue testate, anche quelle locali, campeggiava una immagine di Piazza San Marco allagata.

La riprova è questo video su Youtube datato appunto 3 ottobre 2020 in cui sono state messe immagini di repertorio. La infobox cita proprio la presenza di acqua alta con i turisti che si fanno le foto. Una balla clamorosa, come se Venezia fosse su marte e non puoi verificare. Ma come se non bastasse si nota che tutte le persone che compaiono nel video non hanno la mascherina, segno che quel video è come minimo dell'anno scorso.

E il giornale in questione è quello che va in giro a dire "lotta alle fake news" o a tuonare contro altri giornali o blogger rei di dire balle. Si presentano come paladini della libertà e democrazia, ma come si può dare credito ad uno che sai che ha raccontato balle? E ti tocca cercare di capire ad ogni singola notizia se questa è vera o meno.

La notizia è stata data così per un chiaro motivo politico. Sul Mose ci ha messo "il cappello" Giuseppe Conte e i 5S. In effetti come sia o come non sia, proprio sotto il suo mandato il progetto è entrato in funzione con successo. Dietro al Mose ci sta un enorme lavoro di persone, per cui Conte di fatto può rivendicare la volontà politica sul progetto, non certo la sua esecuzione. Ma tanto basta a far salire i consensi del Premier, cosa che il giornale evidentemente non vuole mettere in evidenza.

Per cui come si fa? Si mette la notizia con un titolino piccolo piccolo e la foto palesemente di archivio che però fa intendere al lettore che anche con il Mose in funzione Piazza San Marco fosse allagata lo stesso.

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Leggo abbastanza frequentemente Repubblica solo perché tecnicamente è il sito giornalistico più apprezzabile, ma anche sotto questo punto di vista sta ad ogni restyling perdendo quota: mezzora di scrolling per trovare gli articoli in mezzo a km di pubblicità nascosta.

A livello di credibilità penso ne abbia sempre avuta poca ed è veramente disturbante il senso di superiorità di cui si atteggia.

Purtroppo il giornalismo praticamente non esiste più.

Dal giornalismo al pennivendolismo, parabola dell'informazione italiana.

Condivido ogni tua parola, purtroppo ogni giornale o quasi tutti hanno una linea politica da seguire o rispettare...il giornalismo vero è decisamente un'altra cosa
!BEER

Si e può anche andare bene, magari esplicitando l'orientamento politico nella testata. Ma sparare balle è un'altro discorso.

Siamo immersi da anni / decenni / secoli / millenni nella propaganda: c'è chi se ne accorge, chi fa finta di niente e chi dorme beatamente?

UN caro abbraccio!
!tip & !BEER

Bella domanda... è chiaro che fanno ste robe qualche risultato lo ottengono.

Terrificante! È da anni che non leggo Repubblica. A mio parere 4/5 anni fa era un punto di informazione piuttosto scadente, mentre era un interessante mezzo di propaganda. A suo tempo la propaganda non mi interessava. Leggendo il tuo articolo noto che è cambiato poco in questi anni.

E sono anche il giornale a maggior diffusione...

Ancora?! Caspiterina... non siamo messi bene bene.


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