Il Teatro all’Italiana è una forma architettonica caratterizzata dalla pianta a forma di ferro di cavallo della platea e da vari ordini di palchetti. In alto sta il loggione con costi di biglietti più bassi.
Il loggione in Italia viene chiamato anche piccionaia (forse perché gli spettatori in questo spazio erano più rumorosi i), in Francia è paradise e in Inghilterra the gods, ma anche peanut gallery.
I 2 palchetti vicino al palcoscenico sono le barcacce.
Il Teatro all’italiana ha il suo sviluppo massimo tra il 17° e il 19° secolo e si diffonde in tutta Europa, ma nasce nel 1500. In quel tempo prevaleva il Teatro di Corte a forma rettangolare con caratteristiche più intime e più raccolte e destinato a pochi spettatori.
Gli umanisti nel 16°secolo, decisero che era il momento di progettare un nuovo teatro aperto a più spettatori, con caratteristiche che conciliassero urbanistica e drammaturgia.
Il progetto del nuovo progetto si ispirò all’anfiteatro greco.
Ora le cose cambiavano radicalmente per gli attori: essi recitavano dentro la scena e non davanti.
Io sono un attore e per me qualunque teatro va bene, basta che abbia una buona acustica, una buona situazione di luci, che lo spettacolo sia avvincente e che ci sia il pubblico…sto semplificando ovviamente.
Ma il Teatro all’italiana ha un fascino particolare. E’ come essere in uno scrigno e noi attori siamo i gioielli, a volte preziosi a volte paccottiglia…
Questa è la foto del Teatro della Rosa di Pontremoli in provincia di Massa-Carrara (Toscana).
Foto con macchina Panasonic Lumix – DMC FS7
Dimensioni 3648 x 2736 Scatto 1/20 sec. f/2,8 5,5 mm
Iso 400
La foto è dell'autore
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