Photo Stitching: il mondo in panoramica.

in #ita6 years ago

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Marocco, Alba nel deserto. Esempio di panoramica in HDR ovvero 6 scatti montati insieme

Una tecnica che ho utilizzato molto negli anni è lo “ stitching “ ovvero l'unione di più fotogrammi per ottenere un'unica immagine. Ad oggi siamo pieni di automatismi, anche sugli smartphone, che propongono di fare foto panoramiche. Come sempre prediligo un controllo totale dell'immagine e non amo molto le cose preconfezionate. Anche perchè le potenzialità dello sticthing sono molto superiori a quel che si crede e permettono di esplorare il mondo in un modo nuovo che va al di la della semplice immagine panoramica.

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Notre Dame. 3 scatti con inquadratura verticale a comporre una singolare vista della navata centrale.

Solitamente lo stitching si fa con un minimo di due immagini che vengono poi giuntate, ma non vi è un limite massimo al numero degli scatti. L'unica accortezza necessaria è avere almeno un terzo di sovrapposizione tra un fotogramma e l'altro in modo che il software possa riconoscere le parti comuni tra le varie immagini e quindi ricostruire la nostra panoramica. Importante è anche mantenere alla stessa altezza nel fotogramma la linea di orizzonte, preferibilmente orizzontale. Esistono delle teste per cavalletti denominate appunto panoramiche che permettono di movimentare la macchina in modo da avere panoramiche perfette, ma devo dire che per esigenze normali i software sono in grado di compensare i piccoli errori che possiamo commettere a mano libera ( ho detto piccoli ! ).
La cosa che è importante sapere è che per avere una buona giunzione delle immagini la macchina si deve muovere intorno al “ nodo focale “ dell'obiettivo. Questo è diverso da ottica ad ottica ma solitamente si trova nel centro del barilotto dell'obiettivo. Quindi quello che potete fare in fase di scatto è di montare la macchina su di un cavalletto ma non nell'apposito foro nel corpo macchina ma utilizzando una staffa che permetta di ruotare intorna al nodo focale. Oppure tenendo a mano libera la macchina utilizzate un dito che metterete al centro del barilotto dell'ottica e ruotate intorno a questo punto. Più facile a farsi che a dirsi. Comunque vedrete che con un pizzico di sperimentazione sarà molto più semplice del previsto. I softwares inoltre sono in grado, solitamente, di correggere i nostri errori.

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Torino, Piazza San Carlo. Unione di tre scatti realizzati con il 50mm

Io utilizzo PtGui, un software molto evoluto dal costo relativamente basso ( circa 100 dollari ). Permette di utilizzare diverse proiezioni per il montaggio delle nostre immagini, da quelle classiche, rettilinea e sferica, a mercatore, stereografica ed altro ancora ! Questo consente di scegliere il tipo di proizione più adatta alla prospettiva dell'immagine che stiamo elaborando e vi assicuro che non è poca cosa. Permette poi di esportare l'immagine in formato photoshop con ancora i livelli dei diversi fotogrammi separati in modo da poter intervenire, tramite maschere di livello, in caso di parti che non collimano perfettamente, cosa molto probabile nel caso di soggetti in primo piano.
Insomma un altro mondo. Anche lightroom ha una funzione incorporata che permette di realizzare panoramiche con le sole proiezioni rettilinea e sferica. Basta selezionare le immagini che ci interessano nel filmstrip, tasto destro, unione foto, panoramica e tac... il gioco è fatto. Ma devo dire che quando lightroom mi dice “ impossibile unire le immagini “ Ptgui non perde un colpo. Comunque non preoccupatevi, nel caso di panorami normali con soggetti distanti non avrete nessun problema ! E rimarrete stupiti dalle potenzialità di questa tecnica.

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Egitto. Templio di Abu Simbel. La facciata misura 38 m di larghezza e 33 di altezza. Non è possibile fotografarla da sotto se non unendo più scatti insieme. La foto in oggetto è frutto di 3 scatti realizzati con un 17 mm.

Ma veniamo ora alle peculiarità dello stitching a cui solitamente non si pensa. In primo luogo lo stiching permette di realizzare delle immagini con risoluzione molto maggiore maggiore della risoluzione nativa della nostra macchina foto. Per lavoro ho realizzato immagini di quasi un Gigapixel grazie allo sthitching. In questi casi si tratta di fare una matrice di immagini che ptgui si occuperà poi di riunire. Molto utile nella riproduzione di opere d'arte dove serve il massimo dettaglio. Immaginate per esempio di fotografare una volta affrescata con un teleobiettivo, scomponendola in una matrice, e poi rimontando il tutto. Otterrete un'immagine con una risoluzione molte volte superiore alla vostra macchina foto. Ho utilizzato questa tecnica circa 10 anni fa per realizzare un progetto che richiedeva il massimo dettaglio. Dieci anni in questo mondo sono una vera e propria era geologica. La macchina di allora era una Canon d60 da ben 6 megapixel. Mi riproponevo di fotografare degli insetti con il massimo dettaglio allora possibile per realizzarne delle stampe anche di un paio di metri. Bene grazie allo stitching siamo riusciti nell'intento realizzando una mostra con circa 40 insetti stampati in grandi dimensioni, fino a 3 metri. Come scrissi allora nell'introduzione “ guardare negli occhi una cavalletta di due metri non capita tutti i giorni “. Abbiamo vinto anche diversi premi con questo lavoro. Trovate ancora in rete alcuni articoli in merito. " Insecta XXL Still-life " è il nome che abbiamo dato al progetto. Dico abbiamo perchè il lavoro è stato realizzato insieme al mio amico e collega Piergiorgio Migliore.

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Coleottero Lucanide, America Meridionale, Cile. 86 mm di lunghezza. Stitching di una matrice di 8 fotogrammi.

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Emittero Cicacide, America Centrale, Panama, 38 mm

Altro punto interessante che permette questa tecnica è l'esplorazione del mondo con prospettive a cui solitamente non siamo abituati o che diversamente non sarebbero possibili. Immaginiamo per esempio il caso di non essere molto distanti da un soggetto molto alto come un grattacielo o un'abbazia e di voler riprendere comunque la scena. Bene una super panoramica data magari da più scatti realizzati con un 17 mm o addirittura un 14 mm ci permete di fare l'impossibile. Certo in questi casi l'unione non è scontata e richiederà un minimo di postproduzione. Però i risultati ripagano assolutamente degli sforzi.

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Sacra di San Michele. Archi rampanti. Stitching di 6 fotogrammi realizzati con un 17 mm.

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Sacra di San Michele. Dettaglio del portale dello zodiaco. Stitching di 3 scatti realizzati con il 105 mm.

Insomma aprite la mente, gli occhi.. e se possibile anche il cuore !

©Franco Borrelli. Tutte le immagini sono dell'autore.

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Complimenti, lavoro eccezionale!!!
Il Coleottero Lucanide e gli Archi rampanti mi piacciono particolarmente.

Sono bellissime, complimenti davvero!
Le dune del deserto sono affascinanti e la composizione degli archi rampanti sarebbe da stampare :D
E il suggerimento finale, condivisibile sempre e in qualsiasi campo! :)

Grazie @stella87
Le mie immagini della Sacra di San Michele sono esposte in modo permanente all'interno dell'abbazia.
La foto degli archi rampanti è di 1m x 1m e molte panoramiche arrivano a 1.8m di lunghezza.
Amo i grandi formati !

ammazza che belle complimenti davvero

ammazza che bel complimento !!
Grazie !

Sbalordito dalla tecnica di fotografia. Bravo!

Grazie.
Amo la teconologia... per questo sono qui.

Le fotografie lasciano a bocca aperta, valgono ancora di più per la complessità della tecnica adoperata! Complimenti!!!

Idem come sopra !
Grazie !

Grande!!!

Grande anche tu !

Bravo, foto davvero belle. Anch’io ho apprezzato moltissimo gli archi rampanti :)

Archi rampanti per tutti !

Vi ringrazio tutti dei bellissimi complimenti.. davvero !
E' per me un onore essere qui e poter condividere la mia esperienza di fotografo professionista. Spero di potervi dare nuovi input e voglia di fotografare perchè è davvero un mondo affacinante quello che ci troviamo di fronte.
Mi scuso inoltre delle risposte tardive ma cerco di conciliare tutto... ovvero lavoro, famiglia e passioni. E non è sempre facile !!
Poi oggi con il digitale scatti e vogliono le foto domani.
Ma domani è un altro giorno...