ottimo post, mi sono letto anche il post di Dmitry Kalinchki di cui non conoscevo l'esistenza, un indice coerente con quello che è il vero valore di una cryptovaluta, cioè la sua diffusione / utilizzo, e che potrebbe dimostrarsi veramente utile. Servirebbero ulteriori studi a mio parere, perché il prezzo di Bitcoin ad esempio, non è giustificato dal suo utilizzo come valuta commerciale, visti gli alti costi di transazione, ma penso che sia dovuto alla domanda crescente da speculazione finanziaria.
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Grazie del commento! Si, questi studi sono solo agli inizi e penso che per arrivare alla definizione dei due rapporti siano state eseguite diverse prove empiriche così da ottenere un risultato che rispondesse alle aspettative degli sviluppatori.
Forse la definizione dell'utilità dei token potrà essere ottenuta solo dopo l'avvio delle prime applicazioni con utilizzo di massa.
Negli anni 90 (e oltre) molte società della new economy venivano misurate per utenti registrati. In realtà un criterio simile potrebbe essere applicato alle cripto contando i wallet attivi. Diversamente dagli utenti attivi, dove esiste il criterio dell'uno vale uno, i wallet "pesano" in modo sostanzialmente differente.