Big Data, IoT e monitoraggio real time, AI, Genomica e Microbiomica: quanto se ne parla nelle università?

in #ita7 years ago

Ho trovato un articolo davvero interessante che merita sicuramente attenzione da tutti coloro che studiano medicina.

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Quando si è visitati da un medico, probabilmente si presume che il trattamento ricevuto sia supportato da prove provenienti da ricerche mediche.

Il farmaco che ti è stato prescritto o l'intervento chirurgico che dovresti subire non sarebbe così comune se non funzionasse, giusto?

Uno studio del 2012 finanziato dal Dipartimento australiano della sanità e dell'invecchiamento, che ha cercato di ridurre la spesa per le procedure inutili, ha individuato 156 pratiche mediche attive probabilmente non sicure o inefficaci.
Per non parlare del danno o effetto nullo di un numero rilevante di farmaci, metabolizzati differentemente in base alla personalità genica e/o flora batterica commensale.

L'elenco continua: una nuova revisione di 48 studi, che comprende più di 13.000 medici, ha esaminato come quest'ultimo percepiscono i test di screening delle malattie e hanno scoperto che tendono a sottovalutare i potenziali danni dello screening e sovrastimano i potenziali benefici.

Un editoriale dei medici di famiglia americano, ha rilevato che una "caratteristica impressionante" della ricerca recente è quanto contraddice l'opinione medica tradizionale."

L'articolo, mediante racconti e dati, descrive quanto la medicina moderna sia ancora lontana dalla personalizzazione delle cure, nonostante la tecnologia dia oggi a disposizione gran parte dei mezzi necessari (a costi paragonabili ai mezzi già in uso) per renderla altamente più efficiente

Big Data, IoT e monitoraggio real time, AI, Genomica e Microbiomica:

quanto se ne parla nelle scuole di medicina?

Approfondimenti:
https://www.theatlantic.com/health/archive/2017/02/when-evidence-says-no-but-doctors-say-yes/517368/

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Già tempo fa lessi di uno studio che sosteneva che i check up periodici non contribuivano ad abbassare l'incidenza di gravi patologie (tumori, malattie cardiovascolari), concludendo che il miglior modo di fare prevenzione e monitoraggio risiedeva quasi totalmente nello stile di vita.

Ci sono tanti studi in merito, quello che mi chiedo è perchè non integriamo le nostre conoscenze con le nuove tecnologie, potrebbe essere un enorme vantaggio per tutti.