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RE: Non ti dimenticherò

in #ita7 years ago

Ti capisco, è più facile parlarne con degli sconosciuti che con persone che conosci da sempre. Per quanto mi riguarda mi sono sentita spesso giudicata da amici parenti e vicini come se il sapere i fatti e il conoscermi gli permettessero una possibilità di giudizio. Questa cosa mi ha sempre dato sui nervi, non possiamo mai sapere cosa sente l’altra persona anche se conosciamo i fatti. Ci sono sempre mille sfaccettature in ogni cosa.
Immagino come un evento così drammatico sia stato passato sotto l’analii di tutti, con le loro verità assolute, creado quasi un secondo trauma.
Si qui in questa piccola comunità inizio a sentirmi anch’io più libera e capita, quindi si è abbastanza triste che fuori non si ha la stessa comprensione.

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Hai centrato il problema, dover parlare con certi pezzi di merda o sciacalli, passami il termine ma proprio tali sono, è stata una cosa disgustosa, venivano a trovarmi in negozio e ce l'avevano scritto in fronte, "allora, come va?!?!", "che cazzo te ne frega??" avresti voluto rispondergli perché se lo meritavano, persone di bassissimo profilo, invidiose, maldicenti, pettegole, aride di cuore, il rifiuto della società, e quante volte ho ingoiato la lingua, alcune volte, quando hanno passato di brutto il segno, le ho letteralmente asfaltate, erano i miei sentimenti, il mio cuore, i miei affetti che erano stati devastati, ed a tutto c'era un limite.

Come ti capisco. Ho vissuto la separazione quando avevo 13 anni ( ormai sono passati sedici anni) in un paesino piccolo popolato da persone bigotte e ignoranti e ho sofferto molto per colpa loro.
Dobbiamo ignorarli perche non meritano neanche mezzo pensiero!!!