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Oggi siamo a Trofarello, amici a 15 km da Torino e siamo arrivati con il treno, per evitare di perdere tempo alla ricerca di vari parcheggi. L'abitato è sulla collina torinese e sulla sua destra si trova il PO. In passato è stata zona di popolazioni liguri e celtiche, ha torre massiccia e castello che dominano il paese. Il campanile è assai tozzo, è romanico insieme all'abside, anch'essa romanica che oggi risulta incorporata in una cascina della chiesa di san pietro di Celle.
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Salta agli occhi la ricchezza dei saloni del castello che nell' 800 fu adattato dai Cavour a residenza signorile. Abbiamo comprato amarene locali richiestissime anche dai mercati stranieri, e ci siamo resi conto che, invece la produzione cerealicola e vinicola è limitata. Le industrie sono evidenti, e si possono visitare fabbriche di laterizi, manufatti in cemento distillerie di liquori e qualche fabbrica di fiammiferi. Io personalmente a Troferello sono rimasto favorevolmente colpito dalla cappella di San Rocco dove è tenuto un Liber Deliciarum che contiene una raccolta di poesie latine che durante le omelie venivano più volte lette e commentate. Si lessero queste poesie latine non solo in cappella, ma anche nei saloni del castello dove, dopo la lettura, si dava inizio alle danze ed erano rivolte a coppie che vincendo i premi messi in palio, affidavano alle proprie memorie la recitazione di tali poesie.