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RE: Lettera (corta!) aperta a @thenightflier

in #ita6 years ago

E' la mia sensazione da tempo, che SPI sia una società privata, in cui, ad un certo punto, quando le cose prendono canali o assumono dinamiche molto conflittuali, la direzione impone, in un modo o in un altro, le proprie decisioni, e se le mie impressioni sono corrette, vengono a cadere gran parte delle critiche che sono state sollevate a più riprese.

Non penso che sia una cosa di semplice realizzazione far funzionare al meglio una comunità con 500 e passa persone, e ritengo che sia altresì inevitabile che qualche provvedimento non possa essere gradito, magari anche alla maggioranza degli iscritti, la stessa cosa capita anche nello stato italiano, quante decisioni ci stanno letteralmente sui maroni, e per maroni non intendo l'uomo politico, ma proprio le palle, eppure ci tocca accettarle a denti stretti.

Su SPI a grandi linee è così, anzi, come ho detto diverse volte, e sono convinto di questa affermazione, SPI è decisamente superiore per tanti aspetti ad altre situazioni che mi capitano nella vita reale, penso che esistano persone in grado di gestire meglio questa comunità di come sia stata gestita finora, ma non sono sicuro né del loro eventuale nome né che questa cosa sia veritiera, perché come si può fare meglio, si può anche fare decisamente peggio di quanto è stato fatto finora.

Ci sono degli interessi personali, ci sono delle situazioni anomale, ci sono cose che non tornano??

Il discorso viaggia su quell'unica domanda, su chi ha ideato tutto quanto, chi detiene il potere ha il diritto, anche dittatorialmente parlando, di agire come crede, so che non suona bene, da comuni soldatini ad una parte della comunità scatta automatica la critica, ma se fossimo nei panni della dirigenza, siamo così sicuri e certi che ci comporteremmo diversamente??