Tutta la morte che abbiamo nei sogni

in #ita6 years ago (edited)

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Sono seduta e non sento nulla.

Guardo oltre la fila dei platani, ma non ci sono persone, solo piccoli fiori di glicine.

Passa un poliziotto e mi osserva. Un automatismo: mi aggiusto gli occhiali sul naso e lo vedo meglio, ne distinguo i contorni sotto il filtro della polvere azzurra di quell'esplosione che mi ronza nelle orecchie.

Continuo a non sentire nulla. Mi sta parlando?

Dico sì, faccio sì con la testa e allargo le braccia in segno di resa.

Si avvicina. Mi posa una mano sulla spalla e mi spinge con delicatezza verso qualcosa. E non sento ancora nulla.

Ma vedo, vedo della carta che si solleva seguendo il respiro del vento. E piccole cose sparse: fiori rossi e monete, e un fango liquido e torbido.

Le luci ci sono, le vedo che girano in un vortice blu. Ci sono le macchine e ambulanze arancioni.

Sento freddo, ma c'è il sole e credo che sia estate. Ma sento freddo, un freddo profondo e senza limiti, definitivo, aggressivo.

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Mi tocco i capelli e sono duri come le mascelle di una scopa vecchia.

Dove sono accidenti? Non riconosco nulla, solo quei platani in fila e la gente che si muove in fretta e quelle luci, tante luci e la carta che vola, sale e poi sfiora la strada in silenzio come seguendo una musica.

Ritorno di nuovo indietro con il pensiero, lo spingo faticosamente per riprendere le redini della mia dignità corrotta da quell'assoluto silenzio. Come fa paura il silenzio! Che ho fatto, o che mi hanno fatto?

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Guardo le mie unghie e non vedo nulla di utile, non un segno nè un colore. Liscio e compatto come non fosse successo nulla. Ma è successo qualcosa. Che cosa è successo?

E vedo i miei piedi nudi. E sporchi. Perchè non ho le scarpe? Guardo ancora intorno. C'è il poliziotto che mi ha portato dentro un piccolo camion e una persona mi viene vicino. E' una donna che non conosco. E non sento nulla.

Mi tocca la testa e le spalle e mi spinge delicatamente costringendomi a scivolare giù giù e poi sono sdraiata e lei mi sovrasta con le mani e mi mette qualcosa su un braccio. Mi sta misurando il braccio. Mi sta controllando. E' una dottoressa?

Il poliziotto si avvicina sembra molto arabbiato, ma non si rivolge mai a me, parla con lei. Io guardo fuori. Ora c'è gente e sembra buio, sembra tutto nero.

Forse sono morta e questo è quello che c'è dopo. Una strana vita deformata dallo specchio di un luna park. E qualche potere del male si è impossessato della scena. E io non sento nulla. E questa è la mia condanna.

Ora sono vicini a me tutti e due. Il poliziotto e la dottoressa. Mi guardano e mi parlano, io non li sento. Provo a dire che non li sento, dico qualcosa, ma non sento che cosa dico.

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Si avvicinano. Si avvicinano fino a sfiorarmi la faccia. Si piegano su di me, sono sempre più vicini, i loro occhi sono enormi e pieni di piccole vene viola. Ho freddo, ho paura e non sento nulla.

Allargo le braccia e circondo i loro colli in un unico gesto, come per chiedere aiuto; ma invece comincio a stringere come se volessi strangolarli.

E mentre li stringo un suono leggero e sottile getta una goccia di luce nel mio cervello vuoto e incrina il silenzio proprio sul ciglio della pazzia.

E io stringo, stringo finchè le loro teste smettono di resistere e i loro occhi viola non cessano di guardarmi.

E solo allora una musica dolce di ambulanze impazzite mi arriva alle orecchie. E sono felice.

Poi mi sveglio.

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Non ho ucciso nessuno, sono nel mio letto un po' accaldata dal panico di un sogno strano. E mi guardo le mani e poi i piedi. Riprendo il controllo del mio respiro. Mi sdraio lentamente e abbraccio il mio cuscino per ricucire il sonno strappato dall'inquietudine. Chiudo gli occhi, aspetto, ascolto, respiro piano.

Mentre sto scivolando lungo il dolcissimo pendio del sonno, rivedo quegli occhi pieni di vene viola allargarsi come un lago dopo il tramonto.

E non so perchè, forse in un inconfessabile delirio di onnipotenza, sorrido.

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le immagini sono mie e il sogno è solo un sogno!

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get scared you all!!!! :)

Caspita, che angoscia!
Una descrizione stupenda e ricca di emozioni, ma spero che tu non faccia spesso questi sogni!

ciao @piumadoro è un sogno inventato. Anche se il mood dei miei sogni è sempre questo. Un po' angoscianti. Per fortuna non me li ricordo quasi mai :) Grazie per aver letto

Ciao @martaorabasta e grazie per la risposta. Se può consolarti, questo é il mood dei sogni di tutt: se ben ricordo su una media di 5-6 sogni per notte, solo uno o massimo due sono piacevoli, di solito l'ultimo (spesso a contenuto sessuale, come dimostrano le erezioni notturne/mattutine nell'uomo) mentre gli altri sono incubi! Per fortuna la memoria é disattivata, di notte, e ricordiamo poco.
Il racconto che hai descritto però é davvero emozionante, da vero incubo, complimenti!

Secondo me è tutto quel fritto che ci siam magnati l'altra sera!

🤣🤣🤣🤣

Porca miseria, io ho abusato: ho avuto sete tutta la notte!!

Ommamma 😳

Ho letto quasi in apnea, almeno fin quando non ho capito che si trattava di un incubo, hai scritto un racconto denso di angoscia e di paure, quelle recondite che si annidano nel nostro cervello e che ogni tanto tornano ad agitare i nostri sogni, facendoci desiderare ardentemente di svegliarci e fuggire da situazioni inquietanti.
Eccellente descrizione, molto brava davvero

Grazie Mad. Era un po' l'obiettivo: sovrapporre il sogno e la realtà. 😊

Sono stata con un filo di ansia dall’inizio alla fine! Mi sono rilassata solo quando ho letto che era un sogno.
Bello 💪

Grazie di essere arrivata alla fine. In teoria l'angoscia nelle mie intenzioni è soprattutto legata al fatto che una volta sveglia, al ricordo delle due facce Delle sue vottime...sorride 😎

Infatti lì si raggiunge l’ansia allo stato puro!
Avrebbe dovuto piangere o chissà cos’altro invece.. sorride! E così non l’hai reso per niente banale, anzi 💪

Inquietante... l'ho letto in apnea anch'io 😅

Ciao Sara e grazie 😘

Ho letto tutto con il fiato sospeso, quasi mi sembrava affannoso il respiro.
Questo vuol dire che hai centrato in pieno il tuo obiettivo, hai trasmesso veramente qualcosa.
È veramente un ottimo post nonostante l'ansia che dissolve alla fine, con la realizzazione del fatto che sia solo un sogno.
Bravissima, sul serio!

Grazie 😊 volevo trasmettere vari tipi di angoscia, in effetti. Non sentire più nulla, non ricordare, desiderare di uccidere...poi svegliarsi, riprendere il controllo e, una volta rasserenati provare un filo di compiacimento 🙄. Ma è un racconto di fantasia ovviamente. Non è un sogno vero. Anche se è della tipologia dei sogni che mi è capitato di fare. È soprattutto non è vero che mi compiaccio di aver strangolato due persone 🙄

...ecco!!

Ecco. Ecco a voi. Ecco fatto. Grazie a te