ARPEGGI DI CHITARRA

in #ita5 years ago

"Ester! Esteeer...torna indietro!!!"


Immagine CCO creative commons

No, non poteva. Era impossibile! Sapeva che sarebbe successo, l'aveva sognato pochi giorni prima. Ricordava quel sogno. Era in una chiesa buia, sull'altare giaceva suo padre. Una voce le aveva sussurrato qualcosa e lei con tutta la forza che aveva in corpo urlava la sua contrarietà, anche durante quel terribile risveglio.

"Non voglio, non voglio, non voglio!"

Sapeva perfettamente che non era un sogno premonitore, la maggior parte delle nostre intuizioni sono dovute a una nascosta consapevolezza. A timori. A volte si avverano, a volte no. "I veri veggenti forse esistono, ma ce ne sono ben pochi e sono ben mischiati alla gente comune."

Lei no.
Sapeva e basta

Una sera, pochi giorni dopo, mentre gli teneva compagnia e la luna sorgeva dal mare creando il cammino argentato, aveva capito. Era stato un pensiero veloce e sfuggente. "Questo giorno non lo passa." E come nel sogno aveva cominciato a negare.

No no no

La sera era giunta la telefonata. Suo padre aveva smesso di respirare. Le erano tornate alla mente i sogni, i pensieri fulminei. La sua testa con angoscia aveva cominciato a pensare al titolo a grandi lettere del reparto dove era ricoverato suo padre:

"LUNGADEGENZA RIABILITATIVA"

Forse era un vecchio cartello, alla fine in quel reparto erano tutti terminali! Un cartello così, provoca nel subconscio speranza, soprattutto se scritto a lettere cubitali. Non avevano pensato a chiamarlo per quello che era!?!
"Comunque RIABILITATIVO non lo è!" pensò con un sentimento di rabbia mischiato a un senso di vuoto, mio padre è morto.

MORTO

Una parola che alla sua età, 16 anni, nessuno pronuncia sul serio. Un'età che tutto è possibile, tutto è afferrabile ma che nella realtà della vita sfugge come una corrente gelida in un mare caldo, che sembra brodo.

"E comunque mio padre è morto."
E mentre sale in un taxi, perché nessuno in casa sua ha la patente, tutto si ferma, lei povera ragazzina senza cervello pensa che non c'è un domani, come può esserci domani?
"Mio padre non c'è.“ Ma in realtà il tempo si fa beffe del nostro senso di realtà. A lui non gliene frega nulla, o come diceva suo padre:

"Un cavolo di niente"

eppure quella sensazione di vita che non prosegue, la segue fino all'ospedale. Poi il nulla. Non ricorda. È come il limbo.

Nulla. Nada. Nisba

E ora, dopo giorni di nulla, senza una lacrima che vuole uscire, ecco che passando insieme ad un'amica, vicino ad un vicolo, incontra il coglione di turno. Quelli che, per loro, la vita non vale nulla, quello che non conosce la parola MORTE, quello che passa la sua vita a credere nella

"Forza del più forte"

Quello che ha tutto ma in realtà non ha niente. Quello che pensa, e si sforza a pensare, che lei sia una stupida, solo perché parla poco o nulla, perché balbetta quando è emozionata.
È un flash, vede il suo viso che sogghigna sprezzante... da schiaffi. E giù i suoi amichetti dietro a lui che… ridono?

Tutto il castello, mura, fossato compreso, si sgretola e diventa polvere, sente una rabbia mai sentita, sente il vuoto, sente il suo non futuro.

SENTE CHE UNA PARTE DI LEI, SUO PADRE, NON C'È PIÙ.
Non è partito per un viaggio.
È MORTO

I suoi piedi si muovono da soli, ma non va a dare quattro cazzotti a quell'imbecille, no. Sente le lacrime che le solcano le guance, e il respiro che si fa pesante,

Scappa.

"Ester! Esteeer... torna indietro!!!"

La voce della sua amica. Non l'ascolta, perché ormai sente, e questo nessuno glielo porterà più via!

Sente.

Sente il dolore e i perché...quei perché che faranno la loro piccola grande storia.
"Perché proprio a me? Si. Perché non proprio a me? Chi sono io. Una privilegiata? Non sono nessuno solo una scoreggia, e forse neppure questo, nella moltitudine del mondo, del tempo e dell'universo."

È pieno giorno, non ha occhiali scuri per coprire gli occhi rossi e bagnati di lacrime... Il suo dolore, il tempo è solo ricolmo del dolore, il tempo è fermo, immobile. Nulla andrà avanti...

Silenzio...
Vuoto

...TUM TUM…. TUM TUM… TUM TUM...

Il suo cuore continua a battere.

Alza la testa. Si guarda in giro.
Improvvisamente il fracasso ritorna nella sua vita.

La gente passeggia serena davanti a lei. Dei bimbi giocano nel parco. I giochi che anche lei faceva da bambina. Litigano, o meglio, discutono animatamente su chi dovrà contare per quel giro di nascondino. Altri bimbi saltano la corda. Con impegno e passione. Altri sfrecciano davanti a lei con dei roller ai piedi. E in un angolo più appartato ci sono i piccoli, quelli che con i gessetti segnano scarabocchi che nella loro piccola testa sono opere complesse e meravigliose.

La vita va avanti.

Gli altri stanno continuando a vivere...e dovrà anche lei. Il tempo non è fermo. Scorre in modo quasi rassicurante. Si alza. Ricomincia a camminare. Si sente ancora strana. Sa però che è temporaneo.

Passerà... se vuole.

Cammina per i terminabili ore. Si fa sera. Forse deve tornare a casa... Si ferma. Seduto ad un lato della strada c'è un uomo che con berrettino a qualche passo da lui, richiede solo un compenso per la sua arte.


Immagine CCO creative commons

Suona una chitarra.

Ester si ferma. Ester ha bisogno di riascoltare e sentire. E come se lui sapesse... comincia ad arpeggiare entrando nel mondo di Ester, il mondo di Ester si riempie di note, Ester si aggrappa a quelle corde che vibrano di vita.

Ester vive.

Il padre di Ester non c'è più, ma Ester lo manterrà vivo nei suoi ricordi e finché ricorderà, lui potrà starle vicino.

Sort:  

Questo post è stato condiviso e votato dal team di curatori di discovery-it.
.

Congratulations @raccontami! You have completed the following achievement on the Steem blockchain and have been rewarded with new badge(s) :

You received more than 50 upvotes. Your next target is to reach 100 upvotes.

Click here to view your Board
If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

Vote for @Steemitboard as a witness and get one more award and increased upvotes!
Questo post è stato selezionato dal team di curatori di Steemit-Italia in collaborazione con la community di Curation Collective ed è stato votato e condiviso dai trail di voto delle community @steemit-italia e @c-squared dopo revisione manuale del contenuto. Vota c-squared come witness per supportare questa iniziativa ed utilizza il tag #steemit-italia per essere sicuro che il tuo post non sfugga ai curatori!

This post was curated by the Steemit-Italia curation team in collaboration with the Curation Collective Discord community and it was upvoted and resteemed by vote trails of @steemit-italia and @c-squared community accounts after manual review. Vote c-squared as witness to support this initiative!

bellissimo!! cara @raccontami, questa storia è come una poesia. Seppur parla di un abisso, è dolcissima, eil tuo modo di esprimere le emozioni arriva al cuore. Complimenti!!