Attorno a me, solo la nebbia!

in #ita5 years ago

La nebbia l'avvolgeva. Il grado di visibilità era nullo. Avrebbe potuto trovare un burrone, caderci dentro! Precipitare sempre più giù. Sentire le sue ossa rompersi, sbriciolarsi! Il dolore che precede una morte come quella non era granchè...

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Immagine CC0 creative commos

Non sarebbe precipitata in nessun crepaccio.

La sua città era un paesello senza burroni. Poteva sperare di cadere dentro qualche screpatura dell'asfalto, forse? No, neppure quello. Ricordò che la strada era stata fatta pochi giorni prima, era liscia e perfetta.

Maledettamente sicura.

Scosse la testa. Non era da Lei pensare a cadere o farsi male. Addirittura alla morte! Si immerse di nuovo in quel fitto grigiore, provò a distogliersi dal dolore immenso che le faceva scoppiare il petto.

Perdersi.
Sparire in questa nebbia!

Era tardi.
Quella doveva tornare presto a casa.
Era andata via... ma a metà strada aveva pregato l'amica che era con lei di tornare indietro e concludere quella serata, comunque fosse andata...

Devo esserci!

Le sue scarpe rimbombavano nell'asfalto, ferocemente. Quanto facevano rumore! Immaginò che fossero loro a urlare il dolore che provava.

Strillano assordanti...no non posso ascoltare ancora, non posso sopravvivere a questo grido!

Per l'ennesima volta ritornò a vivere quelle poche ore...

Ore?

Si guardò ingiro, riguardò il grigiore che l'avvolgeva.

Anni, sembrano anni!

Sarebbero andati nel paese a pochi chilometri di distanza, in un pub molto frequentato. I soliti giri nel paese e poi tutti a casa propria, nulla di nuovo, a parte Lui.

Lui.

Lo aveva conosciuto un anno prima, frequentavano la stessa facoltà. Era un tipo un po' originale, risata facile, autoironico. Alcuni lo definivano un po' strano.
Effettivamente era un po' originale.

Nella nebbia sorrise. Ricordò il loro primo incontro, l'aveva trovavo nella stanza dove l'università aveva dato il permesso agli studenti di farsi poche fotocopie. Lui era là, che parlava alla fotocopiatrice, pregandola di funzionare. Lei gentilmente gli aveva spiegato. Parlando avevano scoperto che frequentavano gli stessi corsi. Strano non l'aveva mai notato.
Qualcosa però nella sua testa le suggeriva di stargli aĺla larga, ma il destino aveva deciso che abitassero a pochi isolati di distanza e prendessero gli stessi mezzi di trasporto.
Così avevano cominciato a chiacchierare più intensamente, diventando amici. Quanti discorsi, quante cose strane le raccontava, cose che non capiva fino in fondo, ma che stranamente le appartenevano. Aveva un modo tutto suo di comunicare. Il suo cuore cominciò a sussurrarle che si stava innamorando.

La sua Migliore Amica era riuscita a laurearsi prima di Lei, ormai era fuori dal giro universitario, ma spesso si chiamavano e nel fine settimana cercavano di trovarsi. Spesso le raccontava di Lui.
"Ti piace vero?" le aveva chiesto la sua Amica.
"Che dici!" Aveva riso Lei negando come al solito la verità. "Siamo amici!" Ma un accenno o un piccolo episodio non mancava mai. Narrava episodi strani o divertenti.
Ormai Lui faceva parte del loro immaginario.

Seguì una forte crisi. Non riusciva più a dare esami. Lui l'aveva aiutata. Avevano studiato assieme, e in quelle ore in cui non era riuscita a esporre neppure un concetto di ciò che aveva studiato, Lui le aveva parlato incoraggiandola.
"Parla, tira fuori quello che hai dentro!" Le aveva sussurrato. "Non è importante cadere ma come ti rialzi!" In seguito aveva scoperto che era una frase fatta...ma lo scopo era stato raggiunto...aveva superato l'ultimo esame, prima della tesi.

Lacrime di rimpianto sgorgarono delicate. Per fortuna la nebbia le nascose.

Questa sera Lui e la mia Migliore Amica si sono conosciuti. Una sintonia rara e piena di una strana energia è subito nata tra loro...

Li vide nella fitta nebbia, Lui e la sua Migliore Amica, che camminavano davanti al gruppo di amici, come se si conoscessero da una vita.

E Lei ancora smarrita, sola, nella sua nebbia.

Parla, tira fuori quello che hai dentro! Non è importante cadere ma come ti rialzi.

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Maledette migliori amiche! Non si meritano la lettera maiuscola. Come strillano quelle scarpe, le sento. Molto bello!

Grazie! 😊