La curiosità in una scatola [theneverendingcontest]

in #ita4 years ago

Come tutti i giorni il signor Ernesto stava tornando a casa nel suo piccolo paese di provincia, dopo essere stato 8 ore alla fabbrica siderurgica dove lavorava . Ma quel giorno era stato un po' speciale perchè era anche andato in città per fare una importante commissione per suo figlio .
E ora eccolo lì il buon Ernesto, seduto al solito posto dell'autobus che lo riportava a casa, facendo attenzione alla scatola che aveva delicatamente appoggiato ai suoi piedi. Chi lo sentiva Gianni se per caso l'avesse danneggiata duante il viaggio!!

Rise tra sè e sè pensando alla discussione che avevano avuto la settimana prima per il suo acquisto perchè Ernesto era una risaputa formichina che risparmiava ogni centesimo, ma Gianni si era impuntato e ora che lavorava sentiva che aveva bene il diritto di potersi togliere qualche soddisfazione. Era fiero di quel giovane cresciuto in fretta, tra la paura della guerra e la perdita della madre, ma lui ancora lo trattava come un ragazzino da proteggere anche se aveva da tempo una fidanzata e parlava già di matrimonio.
Tra una riflessione e un ricordo, Ernesto iniziò a sentirsi osservato: sentiva gli occhi sorpresi degli altri passeggeri passare da lui alla scatola e dalla scatola a lui con un pizzico di invidia ...

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Immagine CC0 creative commons

… ma certo! Vedere l'immagine della televisione portava tra la gente grande curiosità, in un momento in cui ancora poche persone potevano permettersela e tutti si chiedevano come potesse funzionare quella scatola magica che forse avevano visto solo in qualche bar!
Sorrideva sotto i baffi, Ernesto, godendosi per un attimo quella sensazione di sentirsi importante solo perchè le persone intorno a lui pensavano che avesse acquistato un innovativo prodotto di lusso e alla moda, e questo fatto da solo lo rendeva un personaggio popolare. Vedeva chiaramente che molti lo degnavano per la prima volta di un cenno di saluto con il capo, come se finalmente fosse in qualche modo degno della loro attenzione. Quando qualcuno saliva sul bus si poteva seguire i suoi occhi che cercavano un posto a sedere libero finchè non si soffermavano sul bagaglio del signor Ernesto: allora partivano sguardi d'intesa con gli altri viaggiatori, con domande e commenti impliciti ma chiaramente comprensibili. Poteva immaginare i pensieri del signor Enzo, il macellaio, che probabilmente avrebbe fatto qualsiasi cosa per seguire gli appuntamenti della “Domenica Sportiva” e per vedere le partite di calcio felicemente disteso sul sofà di casa. Incrociò anche lo sguardo malizioso della signorina Teresa, la bibliotecaria, che lo fece sentire come nudo con la televisione in mano, mentre lei, sensualmente guardava “Lascia o raddoppia?” di Mike Bongiorno. Ernesto a quell'idea arrossì come un peperone.

Ernesto arrivò a casa con un gran sorriso sulle labbra che stupì il figlio Gianni.
-Ah ragazzo, questa scatola sta già cambiando il mondo!- gli disse, e gli raccontò l'atmosfera che si era creata nell'autobus e come si era divertito nel vedere tutto quell'interesse nei suoi confronti.
Nessuno avrebbe mai saputo che in quella scatola non c'era una magica televisione ma una speciale macchina per preparare l'impasto delle torte che Gianni voleva usare nel suo lavoro di pasticcere.
Solo era successo che nel negozio, essendo rovinata la confezione dell'ultimo modello di impastatrice, il commesso aveva sostituito l'imballaggio originale con una scatola che conteneva una tv, regalando cosi al buon Ernesto i suoi cinque minuti di celebrità!

In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 79 S4-P6-I2 – Contest di @storychain

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Come il "quarto d'ora" profetizzato da Andy Warhol. Non proprio, ma quasi!😎