Monopolio & Concorrenza Perfetta - Due strutture economiche a confronto

in #ita6 years ago (edited)

Monopolio & Concorrenza Perfetta

Innanzitutto cerchiamo di definire in modo semplice queste due strutture economiche e la loro forma.

La CONCORRENZA PERFETTA molto spesso è una situazione ideale, molto difficile da replicare nella realtà per via delle sue caratteristiche molto stringenti. Viene utilizzata principalmente come metro di confronto rispetto le altre strutture con l'intento di misurare e valutare gli spostamenti di ricchezza tra imprese e consumatori.

Questa struttura si presenta con numerose imprese, ciascuna di esse incapace di influenzare il mercato generale poiché di dimensioni trascurabili. Proprio per tale caratteristica non esiste interdipendenza strategica, ovvero ciascun impresa ha il compito di guardare solo se stessa e le proprie azioni. Un ulteriore elemento di fondamentale importanza è la presenza di un unica tipologia di bene ( PERFETTAMENTE SOSTITUTO), questo sul mercato si traduce nella concorrenza esclusivamente sul PREZZO e non sulla differenziazione.

Un mercato in concorrenza perfetta prevede inoltre che ci sia informazione completa ( ogni impresa conosce le funzioni di domanda e di costo di ogni altra impresa dello stesso mercato) e libertà di entrata e uscita nel mercato ( non sono presenti ne ostacoli di tipo tecnologico ne amministrativo e legale).

Tutto ciò si traduce in assenza di EXTRAPROFITTI e la presenza di un unico prezzo sul mercato!

Ma quale sarà questo prezzo?
Il prezzo di vendita sarà pari al costo marginale di produzione. Basandoci sulle ipotesi precedentemente fatte qualora il prezzo di un impresa dovesse essere maggiore al costo, quest'ultima non venderebbe nulla, contrariamente se dovesse essere inferiore si accaparrerebbe tutta la domanda di mercato andando però a produrre sotto costo generando così per ogni unità venduta una perdita pari a Prezzo-Costo.

Si definisce la concorrenza perfetta proprio per le sue caratteristiche un equilibrio PARETO-OTTIMALE in quanto da questa situazione non si può migliorare la condizione di nessuno senza dover andar a peggiorare quella di qualcun' altro.

Come già detto però è una struttura difficilmente replicabile nella realtà, in quanto per noi secondo queste ipotesi ci troveremmo in una condizione di indifferenza tra acquistare un prodotto sotto casa o dall'altra parte della città.

Il MONOPOLIO si presenta invece come la situazione diametralmente opposta, ovvero una sola impresa sul mercato che è in grado di soddisfare tutta la domanda presente.

In questo caso l'impresa essendo sola ha la possibilità di applicare un margine ad ogni unità venduta e questo si traduce in EXTRAPROFITTI.
Molto spesso i settori caratterizzati da questa struttura sono protetti da ingenti barriere permettendo al monopolista di mantenere la quota di mercato in modo prolungato.



fonte Pixabay


La necessità di dover sostenere un ingente investimento iniziale è una delle più comuni barriere, questa caratteristica si traduce in una funzione di costo con un parametro fisso F (investimento iniziale) e un parametro variabile c (costo di produzione). In un contesto di questo tipo è immediato vedere come all'aumentare della quantità prodotta i costi medi tendono a diminuire ( si ripartisce il costo fisso su un numero maggiore di unità) andando così a generare delle ECONOMIE DI SCALA.
Dove sussistono le economie di scala si parlerà pertanto di MONOPOLIO NATURALE.

Ma quindi il monopolista potrà applicare un prezzo più alto possibile considerando l'assenza di competitor?
NO, anche se in effetti sembrerebbe scontato dire il contrario, il monopolista deve considerare numerosi aspetti per poter praticare un prezzo di vendita.

  1. Primo tra questi è l'elasticità della domanda dei consumatori che più è elevata meno al monopolista conviene alzare i prezzi.

  2. Secondo fattore ma non di minor rilevanza è il monitoraggio da parte di enti come l'ANTITRUST con il compito di sorvegliare e assicurarsi che il monopolio non utilizzi la sua posizione di forza ai danni dei consumatori.

  3. Terzo punto è la CONCORRENZA POTENZIALE, un prezzo troppo elevato infatti potrebbe permettere a nuove aziende di entrare nel mercato nonostante gli alti costi fissi da sostenere poiché verrebbero remunerati in tempi brevi da un elevato mark-up.

A questo punto ci viene da chiederci se anche il Monopolio è una struttura Pareto-Ottimale?
La risposta è no, in quanto se ci dovessimo spostare dal prezzo imposto dal monopolista e dunque vendere un ulteriore unità ad un prezzo più basso, si andrebbe a migliorare la situazione sia dei consumatori che appunto potrebbero ottenere un unità aggiuntiva, sia del monopolista stesso in grado di fare mark-up (anche se minore) su quell' unità.

Ma allora perché il monopolista non vende anche a questi utenti? Perché deve scegliere un prezzo fisso e non variabile, e lo sceglie cercando di massimizzare i propri ricavi. Questo non significa però che ci troviamo nella situazione migliore possibile.

Proprio per questo aspetto esistono delle tecniche che vedremo in seguito denominate DISCRIMINAZIONE DI PREZZO in grado di aumentare i benefici del monopolista andando ad applicare un prezzo variabile.