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RE: Hive vs AdSense

in Olio di Balena4 years ago

Al di là delle motivazioni "etiche", che condivido in pieno e sono il fulcro della mia presenza qui invece che altrove, il confronto non regge.

La base di partenza è già nel tuo caso evidente. Risultato pari, ma con un dispendio di energie sette volte superiore. E fai il confronto limitandolo solo ad un mese. Se per un mese ti fermi del tutto di pubblicare su Hive non guadagni nulla, sul sito continui a farlo, magari in maniera minore.

E limiti il confronto fra Hive e Adsense. Ma Adsense non è l'unico sistema per monetizzare il proprio blog, anzi non è neanche il più proficuo, sebbene sia il più noto. E solo pochi altri sono realizzabili su Hive proprio per la "scadenza" degli articoli.

In sostanza è verissimo che Hive sia più semplice per chi crea contenuti leggeri e veloci. Ma un professionista serio guadagna molto di più con un blog curato in proprio. E non è casuale abbia usato la parola "blog" e non "adsense". Ovviamente però a quel punto l'impegno richiesto è superiore a quello necessario su Hive e richiede competenze superiori anche in ambiti diversi, che o si acquisiscono personalmente, o a sua volta richiedono investimenti sotto forma di consulenze esterne.

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Ma infatti ho premesso nella prima riga del post che l'esperimento è del tutto inaffidabile. Il mio discorso non è incentrato nel fare qualcosa di professionale, anzi, ma fare qualcosa che chiunque qui (inteso come platea di Hive) può fare. Visto e considerato che Hive non è notoriamente professionale a livello editoriale, sicuramente di valore intrinseco, ma qui se qualcuno ha il tesserino di giornalista, si contano sulle dita di una mano.

Se mi citi un professionista serio, cioè che vuole guadagnare da un prodotto editoriale proprio, perché viceversa la pubblicità non ce la metti proprio, a parte che sul blog ci deve scrivere ogni giorno o quanto meno con cadenza certa e nota ai suoi lettori, ma di sicuro non utilizzerà adsense. Messo e non concesso che riesca a fare numeri seri in termini di view/unique, cosa per nulla banale, a quel punto la pubblicità la vendi tu per via diretta o attraverso un partner editoriale. E li non c'è proprio il discorso "ti pago in click" ma a forfait, che come cito nella fine del mio post, è tutto un altro discorso.

Se mi citi un professionista serio, cioè che vuole guadagnare da un prodotto editoriale proprio, perché viceversa la pubblicità non ce la metti proprio, a parte che sul blog ci deve scrivere ogni giorno o quanto meno con cadenza certa e nota ai suoi lettori, ma di sicuro non utilizzerà adsense. Messo e non concesso che riesca a fare numeri seri in termini di view/unique, cosa per nulla banale, a quel punto la pubblicità la vendi tu per via diretta o attraverso un partner editoriale. E li non c'è proprio il discorso "ti pago in click" ma a forfait, che come cito nella fine del mio post, è tutto un altro discorso.

Questo è esattamente il punto.

Innanzi tutto che cosa intendiamo per "professinista serio"? Nel mio commento intendevo come professionista un blogger professionista. Perché, rimanendo all'esempio di giornalista che fai, oggi nessun giornale, neanche quelli tradizionali cartacei guadagna in prevalenza dai suoi prodotti editoriali. Se non fosse per le pubblicità e le altre entrate avrebbero chiuso i battenti tutti da molto tempo.

I proventi da un blog professionale, come dicevo, in realtà vengono solo in minima parte da Adsense. Ma avvengono appunto con accordi privati, gli stessi che fanno gli influencer dei social, o ancor più con le commissioni sulle vendite su piattaforme come Amazon, meglio conosciuto come affiliate marketing. Tali metodi hanno però bisogno di quantità di visualizzazioni che Hive non è in grado di offrire al momento, anche a causa di SEO e SEM non adeguatamente supportati, di struttura rigida e non personalizzabile nella visualizzazione, della mancanza di strumenti adatti alla condivisione (appena accennati su PeakD) ed alla viralità, e di tanti altri aspetti.

Per questo come dicevo nell'altro commento penso che la soluzione più immediata sarà un "ambiente ibrido", una specie di blog che sarà "appoggiato" ad un substrato inserito nella blockchain. Immagina ad esempio che un sito realizzato su Wordpress peschi i contenuti testuali dai post di Hive e dopo averli filtrati ed elaborati graficamente secondo le necessità li mostri sul blog miodominio.com

Credo che qualcuno ci stia già lavorando.

Non so, l'idea di appoggiare i dati in blockchain salvo casi particolari, non mi sembra una buona idea. Ma il mio pensiero è un concetto prettamente sistemistico. Se faccio un blog professionale sul tech per esempio, di sicuro non ho problemi di censura. Viceversa potrebbe esserci il problema contrario all'immutabilità del dato. Ho scritto un post anche corretto, ma poi lo devo rielaborare per migliorarlo. Certo ci sono i mezzi per sistemarlo, ma per un blog mi sembra una complicazione inutile rispetto ad un update/set in sql che ha qualunque programma.

Comunque tornando alla pubblicità classica, già oggi ha cominciato ad arrancare come sistema motrice del web. Per fare un esempio su Twitch i content creator vivono praticamente di donazioni o di amazon affiliate marketing. Molti Youtuber si sono riciclati in canali telegram delle offerte, cioè affiliate marketing o facendo pubblicità per conto loro dentro i video che fanno, quindi al di fuori di Youtube stessa. Insomma mi pare che ci sia un certo movimento, il sistema vecchio comincia ad arrancare e si stanno cercando nuove strade. La blockchain potrebbe anche essere una di queste vie.

Comunque tornando alla pubblicità classica

mi sembrava di aver detto proprio questo. Forse non ero stato abbastanza esplicito ;)

ma per un blog mi sembra una complicazione inutile rispetto ad un update/set in sql che ha qualunque programma.

Quale complicazione? Form di caricamento della vecchia versione, correzione, nuovo salvataggio. Stessa identica operazione per l'utente.

Quale complicazione? Form di caricamento della vecchia versione, correzione, nuovo salvataggio. Stessa identica operazione per l'utente.

per l'utente finale si, io lo guardavo da programmatore. Questo per lo meno in un Wordpress. Se stiamo in un progetto in Nodejs le cose sono ben diverse, si sta parlando comunque la stessa "lingua" e probabilmente il set di istruzioni della libraria di Hive già comprende quella specifica situazione.