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RE: A volte ritornano?!? - (ITA/ENG) - Sometimes they come back?!?

in Olio di Balena2 months ago

Sicuramente🐣
Si, è proprio quel percorso di specializzazione che dovrebbe provvedere il salto di qualità alla mia carriera d'insegnante. Indicativamente dovrebbe terminare in agosto, ma se la dissertazione (o meglio, la sua formattazione) dovesse risultare più problematica del previsto, mi accorderebbero altri 6 mesi gratis. Però vorrei veramente chiudere con questa dissertazione perchè a causa sua sto lavorando molto, molto meno di quanto lavoravo fino all'anno scorso, o meglio, fino a quando non avevo iniziato a buttarla giù, soltanto che all'inizio le dedicavo si e no qualche domenica sera, ma ultimamente ho dovuto averci a che fare almeno due o tre giorni (o notti) a settimana. Non mi sta più riuscendo di postare video musicali nel cugino di hive, la pubblicazione settimanale qui è saltata, apro publish0x oramai ogni due mesi (e mi costa un accidente anche così) e purtroppo non pubblico più su blurt dall'anno scorso. La mia attività nei forum paganti è diventata un decimo di quella che era un tempo. Insomma, mi manca soltanto di trascorrere tutto il resto dell'anno in tal maniera.
La depressione è una malattia difficile. I rapporti con la famiglia si deteriorano per forza di cose, ma non per colpa dei familiari, semmai perchè non è per niente facile avere a che fare con una malattia del genere, nè per l'ammalato e nemmeno per chi ci convive. Come discorso indistintamente generale è pur meglio rimetterci un impiego crepuscolare e ove fosse necessario, richiedere il prima possibile il supporto psicologico adeguato. Nel tuo caso specifico, l'importante è esserne uscito.
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Ciao @pousinha

Mi auguro tu riesca a terminare il tutto il prima possibile, così da poter riprendere le tue attività, incluse quelle su queste piattaforme, ma soprattutto per poter ritrovare un po' di tranquillità, visto che mi sembra di capire che tu sia piuttosto in sbattimento, ultimamente...

Non credo sia per niente facile gestire questa situazione, ma vedila come un'opportunità ce, una volta terminato il tuo percorso attuale, ti fornirà i mezzi per una vita migliore, o almeno questo è l'augurio sincero che ti faccio.

Per quanto riguarda, invece, la situazione che ho attraversato, e che fortunatamente sono riuscito a risolvere nel modo che sai, credo proprio di aver fatto la scelta giusta, o almeno quella più logica, visto che non avrei certo potuto andare avanti così, rischiando di rovinare la mia salute ed anche la serenità della mia famiglia.

Per il futuro vedremo, ma, almeno al momento, non sono per nulla preoccupato, anzi...

In bocca al lupo per tutto!

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Per la verità, questo paese si sta incamminando sempre più alla deriva, quantomeno la specifica area dove viviamo. Ci stiamo a tutt'ora adoperando per trovare un altro posto in cui traslocare e da parte mia sto pure pensando a un terzo paese, da uccel di bosco quale sono. Devo però purtroppo fare i conti con la mia malattia infiammatoria cronica che mi fa vivere praticamente da celiaca (senza però la grivia, quantomeno quello, del pentolame proibito perchè ci sono passati alimenti contenenti glutine) e dovrei stare attenta a non finire in un paese per nulla attrezzato. Ieri sera ho accompagnato mio marito a una riunione politica (anche se non posso votare perchè è obbligatoria la cittadinanza, ero però curiosa) e per sorpresa ci ho trovato la sorella maggiore di un ex alunno dell'istituto dove avevo svolto le tre pratiche scolastiche e porella, figurati che lei è dietologa e ha quasi perso il lavoro, per incredibile che possa apparire trattandosi del campo della salute. Per questo motivo s'è infilata nelle campagne politiche, per lo meno guadagna qualcosa. Mi ha però detto che la mia area è meglio della sua, quindi speriamo. Sto ora in attesa dei riscontri della dissertazione e in questo lasso di tempo ho un minimo di libertà in più (senza però poter prendere troppi impegni, perchè ove mi venga richiesto di rivoltarla come un calzino, potrei averne fino alla fine di quest'anno o di gennaio dell'anno prossimo. Sto tenendo d'occhio il portale e speriamo.
!BEER

Certamente situazione non semplice da affrontare, tanto più alla luce dei tuoi problemi di salute che vedo, nonostante sia passato un po' di tempo dalle nostre chiaccherate sull'argomento, non sono migliorate.

Mi sembra di aver capito, però, allo stesso tempo, che ci sia anche chi se la passa anche peggio di voi, anche se questo non potrà certo essere di supporto per la vostra situazione.

Mi auguro che la tua dissertazione sia andata nel migliore dei modi e venga accettata così com'è, consentedoti di porre fine al tuo percorso, prendere la specializzazione per la quale hai lavorato, e poter, di conseguenza, lavorare meglio, e più di prima, riuscendo a stabilizzare un po' la situazione che stai vivendo.

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Allora, il fatto sta che le IBS tanto quanto le malattie autoimmuni come la celiachia, il lupus, ecc., sono condizioni croniche. Si possono tenere sotto controllo (fino a un certo punto e dipendendo appunto in che paese vivi, per cui devo stare parecchio attenta a dove penso di spostarmi), ma non si guarisce mai, tranne che per un miracolo (ai miracoli ci credo, premetto: soltanto non chiunque ne è predestinato, ma è necessaria una finalità specifica che va ben oltre il solo beneficio all'essere umano). Ho potuto nel frattempo aggiungere bevande e alimenti proibiti fino a poco fa, ma non significa che la malattia infiammatoria cronica se ne sia andata (grazie a Dio è stato comunque un gran passo avanti). Posso di nuovo, sia pure con moderazione, bere il tè verde e il tè nero, piccole dosi di latte purchè fermentato e arricchito con pre e probiotici. Più di una volta al mese, ma ancora più moderatamente, posso prendere una tazzina di caffè purchè 100% gomma arabica (qui hanno la pessima abitudine di tagliare con il mais il caffè comune) e sia pure raramente, posso mangiare piccoli involtini di carne tritata. Glutine, mais, edulcoranti e il resto della carne rossa continuano però a essere veleno per me e purtroppo si dà il caso che in parecchi paesi del mondo gli alimenti principali sono tutti a base di glutine. Impensabile quindi trasferirmi dove non sanno nemmeno cosa sia la celiachia, anche se non sono celiaca. Avevo pensato a lungo all'Argentina, ma come paese è messo male da questo punto di vista. Ho contatti importanti, ma mi dicono che i celiaci fanno una fatica immensa a trovare alimenti compatibili. I celiaci appunto sono coloro che se la passano peggio di me a causa del pentolame incriminato dal quale sono passati alimenti contenenti glutine. Mia cugina è conciata così appunto. Ovviamente la cosa si ripercuote inevitabilmente sul piano sociale perchè un celiaco non può nemmeno accettare inviti a pranzo da amici e parenti, nè permettersi uscite fuori porta, non sapendo cosa trova. Purtroppo un mio collega di arti marziali occidentali è morto proprio a causa di pentolame contaminato e figurati un po', in viaggio di nozze😭. Erano andati in viaggio in un paese del sud del mondo ovviamente ignaro dell'esistenza di queste malattie, dato che asiatici e africani, beati loro da questo punto di vista, non sono generalmente colpiti da malattie autoimmuni diverse dal diabete. La celiachia è proprio una brutta bestia, peggio della mia IBS, anche se comunque devo stare attenta (ma se mi becco pentolame contaminato, non succede niente perchè le sole tracce di glutine in pentola le posso tollerare, già che a tutt'ora utilizzo lo stesso pentolame di mio marito dove lui si prepara la pastasciutta e io il porridge di riso). Mia cugina ha sempre dovuto portarsi tutto il pentolame dietro ogni volta che andava in ferie e doveva sempre affittare un appartamento, mai hotel, povera, cosicchè le è sempre toccato sgobbare in cucina anche quando in vacanza.
!BEER

Ciao @pousinha

Ero conscio del fatto che la tua malattia, salvo miracoli, non potesse essere scomparsa, ma speravo almeno in un miglioramento che, stando a quello che leggo, fortunatamente c'è comunque stato.

Questo non vuol dire che le cose per te siano poi così semplici. ma questi piccoli passi in avanti credo siano certamente graditi. anche se ancora ben lontani dal consentirti il ritorno a una vita "normale".

Purtroppo dovrai per forza continuare a tenere d'occhio le tue abitudini alimentari, stando attenta a determinate bevande, e a determinati cibi, dai quali dovrà restare adeguatamente lontana, o usare, comunque, con moderazione, tanto più stando a quello che mi dici in merito alla situazione che sei costretta a vivere nel tuo paese di residenza.

Ho un paio di amici celiaci, e, di conseguenza, so perfettamente che non è una situazione facile da affrontare, anche se, almeno, se non altro, nel paese nel quale viviamo sono stati fatti decisamente molti passi avanti al riguardo, e non è particolarmente complicato trovare alimenti, adeguatamente trattati, che consentono di affrontare il tutto con più serenità.

Leggevo tempo addietro, tra l'altro, che si stanno facendo anche passi avanti decisamente importanti per quanto riguarda la speranza di trovare una cura definitiva, quantomeno per la celiachia, non so, in realtà, nello specifico, per la tua situazione.

Se le due cose sono affini, come mi sembra di aver compreso, magari, se realmente si riuscirà a trovare una cura definitiva per la prima, questa potrebbe andare a risolvere anche quella che ti affligge.

Mi auguro, comunque, tu possa riuscire a migliorare ogni giorno sempre di più, e, in attesa di una soluzione definitiva, che spero prima o poi possa arrivare, tutto questo possa consentirti, comunque, di vivere con una certa serenità.

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Per la mia malattia infiammatoria cronica ci sarebbe una chirurgia dell'intestino, però mi pare sia conosciuta e praticata (ancora in fase di sperimentazione) soltanto negli USA. Di conseguenza, con tutti gli annessi e connessi, vale a dire che probabilmente potranno permettersela più che altro i miliardari alla stregua di Bill Gates che possono accedere a un'assicurazione sanitaria che copre qualunque circostanza (nemmeno dopo l'Obama care 2.0 si arriva a tanto per l'intera popolazione americana e un nostro collega americano qui su hive ha lamentato che la situazione sanitaria statunitense non brilla come avremmo potuto pensare dopo le riforme). Nel mio caso però la cura definitiva per la celiachia (che mio marito ha visto online e sembrerebbe una sorta di vaccino) non sia mai funzioni, dato che le compresse per digerire piccole porzioni di alimenti contenenti glutine qualcosa già fanno (quelle prese quest'anno sono più forti e coprono di più). In ogni caso, pazienza. Già il fatto di aver potuto introdurre qualche latticino in più, la carne tritata (con moderazione), tè verde, tè nero (per questi ultimi due, alla fine della fiera il segreto è tenerli in infusione per 20 minuti prima di ingerirli) e caffè (solo se 100% arabica e con moderazione) è fin troppo. Sto comunque guardando in quali paesi s'è diffusa la tapioca perchè comunque oramai rimanere senza è una grossa limitazione. In Australia è arrivata e sarebbe un paese interessante e desiderabile dove vivere. La mia alunna adulta vorrebbe trasferircisi e in caso l'idea sarebbe la mia coppia assieme a lei. Però soffre di malanni peggiori dei miei (è cardiopatica con valvola) e quindi bisogna vedere🤔
!BEER

Fare un intervento di quel gener, anche se magari potrebbe essere una soluzione definitiva, non è certamente una scelta facile, tanto più se, a quanto mi dici, si può fare soltanto negli Stati Uniti, con costi decisamente molto elevati.

Se effettivamente arrivasse la cura definitiva per la celiachia, credo potrebbe essere, comunque, se non risolutiva, certamente decisiva per aiutarti definitivamente, visto che ti consentirebbe di evitare di prendere altre medicine, e speriamo, quindi, che possa arrivare, sul serio, il prima possibile.

Fortunatamente mi sembra che sei riuscita già a trovare una piccola dimensione tutta tua, che ti consente di avere qualche piccola libertà in più, anche se certamente non sei tornata alla normalità.

Per quanto riguarda, invece, l'idea di trasferirsi in un altro paese, certamente questa è una scelta molto importante, che devi valutare con attenzione, anche se, in realtà, per quanto riguarda l'Australia, almeno stando alle notizie in mio possesso, non risulta essere un paese dove si vive male, e anzi ne ho sentito parlare molto bene da alcuni conoscenti che ci sono stati per un certo periodo.

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