Una giornata ai giardini

in #ita6 years ago (edited)

Ciao amici Steemittiani,
Mi stacco per una volta dai miei post sulla gravidanza per cambiare un pò e per non annoiarvi sempre con il solito argomento, però non preoccupatevi, tornerò a parlarne al più presto.

Oggi invece vi voglio raccontare una giornata ai giardini con il mio bambino, le mie impressioni su come sono cambiate le attenzioni da parte di Comuni e dei progettisti nei confronti di questi piccoli birbantelli.

Prima di parlarvi del presente, però, dobbiamo tornare per un attimo nel passato, nel mio passato, precisamente, per descrivervi come erano strutturati i giardini o i parchi ai miei tempi: sto parlando degli anni 80/90.

IERI

Quando ero piccola vivevo a Palermo e come potete immaginare a quei tempi non è che le cose andassero proprio bene, soprattutto al sud: vi erano pochi soldi, la sensibilità nei confronti della città da parte delle istituzioni era pressochè inesistente, ogni centesimo che arrivava da noi veniva speso per cose importanti, non chiedetemi cosa, perchè a livello urbanistico non eravamo affatto all'avanguardia, le infrastrutture erano inesistenti in alcuni casi o mal ridotte in altre, per mancanza di manutenzione.
I giardini, quelli di quartiere, per intenderci, figuriamoci come erano tenuti: qualche gioco sparso qua e là, uno scivolo realizzato in ferro, che nei mesi estivi quando all'ombra vi erano 50 gradi, diventava rovente ed inutilizzabile; pavimentazione inesistente e prato mal curato, quando c'era.

A Palermo non vi erano tanti giardini, i pochi che vi erano erano sparsi un pò a giro per la città, ed erano pressochè tutti strutturati in questo modo: in poche parole erano lasciati andare.

Un parco ben tenuto e che frequentavamo spesso, soprattutto o il sabato o la domenica, era il Giardino inglese che si trovava in centro, molto grande ed è tutt'ora uno dei più bei parchi di Palermo, con zone dedicate ai più piccoli, fontane, prati ben curati e zone relax per i più adulti.

Io e mia sorella passavamo interi pomeriggi al Giardino inglese, a pattinare soprattutto, con i nostri rollerblade ricevuti in regalo nel giorno dei morti.
L'alternativa al Giardino inglese era il Parco della Favorita, più precisamente il viale della Palazzina Cinese, che non era altro che un viale asfaltato lunghissimo, dove credo di aver lasciato gran parte di lembi di gionocchia sbucciate, ma a quell'età tutto si dimentica e si rimargina in fretta!

Poi vi sono anche altre ville in giro per Palermo, villa Trabia, villa Giulia ecc ecc tutte molto belle e ben tenute...quelle che vi ho descritto erano quelle che più spesso frequentavo, anche se la seconda era totalmente priva di giochi.
Dei giardini con giochi per i piccoli invece ve ne erano davvero pochi e come già detto scarni o tenuti male.

OGGI

Firenze è la città dei giardini invece: vi giuro che in ogni quartiere ve ne saranno 4/5 e tutti tenuti bene e ricchi di giochi!

Il nostro Comune e anche quelli limitrofi, come può essere Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio o Scandicci, hanno realizzato dei giardini ben fatti e soprattutto a prova di bimbo.

Grazie ai nuovi materiali che vi sono ora, i progettisti di giardini hanno utilizzato delle accortezze per rendere più sicuro i giochi dei bambini, che tendono a farsi male molto frequentemente.
Invece utilizzando dei piccoli accorgimenti, a livello di pavimentazione soprattutto, ogni possibile impatto diventa meno traumatico.
Il tartan nell'area delle altalene, mobido e anti trauma in caso di caduta o i ciottolini, sono i materiali più utilizzati per questi scopi.
Inoltre anche i giochi presenti sono più vari e più stimolanti per i bambini e tendono a coinvolgerli maggiormente, anche creando delle piccole relazioni con gli altri bimbi.

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Immagine di proprietà dell'autore

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Dalle foto che vi ho allegato potete vedere come siano presenti giochi di vario tipo e anche divertenti in un giardino di un qualsiasi quartiere di Firenze.

Questo giardino è strutturato in maniera tale che bambini di età differente, occupino aree differenti, in modo che non vi siano interferenze tra quelli più grandi con i piccini, per esigenze di gioco diverse.
Le foto riguardano l'area dei più piccoli, con i ciottolini che attutiscono le cadute, ma che stimolano anche la manualità e la sensorialità dei piccini, attirati dal rumore dei sassolini sotto le scarpe.

Mio figlio vi trascorre interi pomeriggi interagendo anche con altri bimbi e anche per noi mamme diventa meno noioso, perchè questi giochi permettono anche a noi adulti di liberare la fantasia con i nostri bimbi, facendoci ritornare un pò bambini.

Per oggi è tutto cari.
Buon week end!
B.

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Bello, è molto originale come post!
E' stato molto interessante leggere le differenze dei giardini quando eri piccola tu con quelli di adesso.
Nel mio paese ce ne sono diversi ed anche io ho notato che ci sono delle grandi differenze rispetto a quando ci andavo io da piccina.
Bello, molto interessante!
Un abbraccio cara

Grazie mille cara @acquarius30

Gradevolissimo post, molto ben confezionato e ricco di considerazioni interessanti, corredato di adeguate foto.
Certo, cara @bariski, i tempi sono cambiati, resta il fascino dei mitici anni 80-90, anche se per me dovrei dire anni 70-80, ma al giorno d'oggi le cose, per fortuna, su questo specifico punto sono cambiate per il meglio.
Contento di leggere che Firenze è un'isola felice per il settore dei giochi.
Brava @bariski, complimenti

Lo scivolo incandescente e' rimasto ben fisso nella mia memoria! E' vero oggi ci sono molte piu' accortezze e modernita' nei giochi. L'ultimo che hai fotografato non l'ho mai visto e sembra divertente. Io non li porto molto ma quando andiamo impazziscono, io un po' meno!

Cara @misia1979, l'ultima foto è un gioco nuovo, nemmeno io l'ho visto da altre parti, è una ruspa, è un pò pesante per un bimbo piccino, ma un adulto vi si può sedere tenendo il piccolo seduto sulle gambe e guidarlo a raccogliere sassolini e a sollevare la ruspa..un modo per giocare anche noi con i nostri bimbi.
Grazie di essere passata

Una cosa che ho notato assente in diversi giardini delle mie parti (parlo sempre in Toscana) sono le sabbiere, cosa invece molto utilizzata in Trentino Alto Adige ed apprezzatissima. I bambini devono giocare, giusto che ci siano aree attrezzate così.

Caro @leandro77 in effetti nemmeno io ho mai visto le sabbiere nei giardini che ho visitato in Toscana, solo in montagna...penso che la sabbia o i ciottoli siano entrambi un buon accorgimento, in quanto stimolano i bimbi per diversi motivi e contribuiscono a far sì che una eventuale caduta sia meno traumatica...quindi ben vengano tutte le soluzioni possibili.

È vero ora che ci penso bene anche io ho visto su in appennino le sabbiere. Dev'essere uno stile montano allora ;)

Per fortuna anche qui a Bari stanno cambiando un pò di cose. Se prima i giardinetti erano preda di vandali che distruggevano le giostrine, adesso sembrano esserci più controlli e le cose sono migliorate.
Anche io noto che mia figlia interagisce con gli altri bimbi e questo è solo positivo in vista dell'asilo che comincerà a settembre.
PS. ricordo bene il giardino inglese a Palermo, molto bello anche oggi

E' vero caro Carlo, ora c'è più attenzione anche dal punto di vista della manutenzione e del controllo e mi fa piacere che anche al sud si intraprendano queste iniziative, perchè giù ne abbiamo davvero bisogno, anche come segno di riscatto verso un passato inglorioso...
Il Giardino inglese è un parco dove conservo tanti ricordi...

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