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RE: Perché non si dica che...

in #ita6 years ago

Ma noo ognuno ha le proprie idee non è che ci si schiera, poi è inevitabile; le mie o le tue saranno più vicine a tali o tal'altri e questo vale per tutti. Sui ruoli il punto è che ogni nuovo arrivato deve poter sperare un giorno di avere un ruolo più attivo all'interno della comunità, nel caso lo desideri.

Ragazzi questa è una regola fondamentale delle democrazie. Non è un'uscita a caso. Quando in una società ci sono gruppi o comunità che non possono avere accesso a cose di questo tipo (la storia ci insegna anche questo) iniziano a volare le bombe! Naturalmente non è questo il caso :D ma insomma, in piccolo...

Sort:  

C'è un problema nel tuo ragionamento: non siamo in un sistema democratico. La "comunità o gruppo" che dir si voglia di cui si sta a discutere è semplicemente un'azienda privata con un unico azionista di maggioranza. Che ha tutto il diritto di organizzare l'azienda come meglio crede. Bisogna essere molto realisti su questo e non confondere aziende private con aziende pubbliche. Io penso che questa confusione di fondo sia all'origine delle discussione di questi giorni. Se non ti va bene questa organizzazione ne stai fuori. Punto. Io infatti ne sto fuori. Ma non puoi cambiare con metodi democratici quello che democratico non è.

Ci sono aziende private più aperte verso i loro dipendenti, non so, vogliamo citare la solita Olivetti dei tempi che furono? Pensiamo anche ai partiti, in generale, che sono delle organizzazioni private ma negli esempi più edificanti hanno forti strutture che garantiscono la democrazia interna... il problema che poni tu è un dettaglio. Sta nella lungimiranza di chi guida la cosa, se c'è, o se non c'è.

esattamanente..su questo hai ragione . Ma non è un dettaglio la lungimiranza di chi guida certi processi. E' tutto.

eh certo... se non c'è allora possiamo fare i bagagli e cercare lidi più sani :)

@sardrt, @voiceoff, ...esatto!

Ma io non credo che ci sia malafede. Non credo che l'unico azionista di maggioranza e l'amministratore dei suoi beni abbiano l'idea del "mordi e fuggi".

Penso, semplicemente, che siano rimasti sopraffatti dal repentino sviluppo della comunità ed abbiano difficoltà a gestirla. E questo, senza offesa per nessuno, è evidente.

Ma non credo che ci sia malafede.

Non credo che ci considerino come "vacche da mungere" per poi ..."scappare col bottino" e lasciarci ..."orfani e senza un penny".

Credo (anzi sono certo), che la cosa sia diventata più grossa di quanto potessero immaginare e più in fretta dell'ipotizzabile. E che questo li abbia sopraffatti.

E credo (anzi sono certo) che si stiano attivando per adeguare il loro progetto alle nuove dimensioni che ha assunto.

Io ho fiducia.

E non considero molesti i commenti e le riflessioni. Anzi: li considero salutari.

Ce la faremo.

@marcodobrovich non ho mai parlato di malafede. Non solo. Ho sempre detto che "l'azionista unico di maggioranza" ha tutto il diritto di utilizzare i suoi steem come meglio , crede... Come fanno tutti su Steemit (piccoli o grandi pesci..).

Si, si... hai fatto bene a puntualizzare @sardrt. Sono io che ho calcato un po’ la mano, tentando in un commento di dare sfogo a tutte le suggestioni che mi hanno colto leggendo qua e là...
Vi ho citato perché mi è piaciuta la vostra riflessione.
Ma a porre la questione della malafede sono stato io.
L’ho citata perché, semplificando, se l’imprenditore “non è come Olivetti” o è stupido (miope) o mi sta fregando. E dato che i boss in questione non sono stupidi...
Ecco, uno penserebbe (molti lo pensano, qualcuno lo dice tra le righe e alcuni “quasi” apertamente) che ci stanno fregando.
Ecco, io volevo dire che non è così. Volevo dire.
Grazie per la precisazione e scusami.