Bilancio di 2 settimane strane...

in #palnet4 years ago

Immagine CC0 creative commons

Avevo già il mezzo sentore, a livello di sensazioni personali, che la riapertura anticipata al 18 maggio servisse fino ad un certo punto, a livello delle attività concernenti la pubblica ristorazione, e sinceramente parlando ritengo che non mi sbagliavo più di tanto...

Chiudo due settimane in cui ho parlato parecchio, riallacciando i contatti che erano stati bruscamente interrotti da questo maledetto covid19, ho rivisto facce conosciute, ho contattato qualcuno di nuovo, ma tirando le somme di tutto questo comunicare emerge prepotente un fatto...

La gente ha paura, spesso paura di tutto e di niente, in ogni caso anche poche decine di euro di spesa in questo periodo sono problemi..

Che ci stiano marciando?? Che stiano esagerando?? Che stiano cavalcando l'onda di un pessimismo generale?? Può darsi, può essere effettivamente così, ma resta il fatto che l'aria che tira non è proprio delle migliori, perché ancora adesso, in questo momento che sto scrivendo (18 e 52 minuti) non sappiamo ancora di che morte dobbiamo morire...

Sarà un luogo comune, quello di sapere di che morte dobbiamo morire, ma se siamo riusciti a sopravvivere, almeno per il momento, al killer invisibile, non è detto che a strangolarci non sia una situazione economica generale che si sta delineando come estremamente incasinata e problematica...

Non ci sono certezze, non ci sono prenotazioni, non ci sono basi su cui sviluppare una sorta di ipotesi di incasso o semplicemente di pareggio dei costi, il settore turismo brancola letteralmente nel buio, ho qualche cliente a livello di alberghi ma uno solo ha già riaperto, negli altri non ho visto nessun movimento di nessuna tipologia, sintomo che ancora non ci sono avvisaglie di riapertura, per un paio si vocifera che potrebbero non alzare i battenti, è abbastanza grave perché il mio campione è abbastanza ristretto, per cui 2 chiusure, se rapportato a livello generale, sono grandi numeri, del resto è sufficiente guardarsi in giro, mentre si transita sulle vie principali del lungomare, per capire che, almeno finché non verranno riaperti i confini regionali, sono in tanti che non muovono e non muoveranno nulla.

Pochi granitori posizionati, poche consegne, tanti rimandi a tempi futuri, ma non certezze, solo dei gran ci sentiamo..., con date che oscillano tra il 5 e il 25 giugno, con l'ipotesi nemmeno troppo latente di ulteriori rinvii, come ho accennato sopra, c'è chi ci marcia in questa situazione ed esagera, ma non sono pochi quelli che in realtà non si sentono tranquilli e fanno una grande fatica a far quadrare i conti, e tanti i viaggi a vuoto, dove l'umore dei gestori dei locali cambia come una banderuola esposta alla più grande delle tempeste...

Settimana entrante che parte già zoppa di suo, mai come in questo periodo il 2 giugno produce più danno che utile, perché in ogni caso non potremo avere l'afflusso di turisti da altre regioni, i locali che hanno clientela cosiddetta stanziale ci sono, per carità, ma il traino grande è un altro, e al momento non c'è traccia...

Sort:  

Tieni duro. Il negozio di mia moglie non so nemmeno se riaprirà In modo definitivo.
Adesso qualche consegna, ma all'osso pochissima carne rimane attaccata, forse riapre su appuntamento con la collaboratrice che fa i massaggi.
Ma della stanza del sale, non si sa nulla.
Non c'è un decreto, niente... E poi, non è colpa di nessuno, ma se stai male, stai a casa per forza, se stai bene spesso non la usi.
Quindi... boh... sicuramente fino a settembre per lei sarà così.
Poi si vedrà!

Mi dispiace, mi dispiace che a dire certe cose sia una persona come te/voi, che seppur non conosco personalmente, ti/vi stimo parecchio, purtroppo ci sono delle falle nei provvedimenti del governo, dovrebbero avere il coraggio, per certi versi, di riconoscere a chiunque un minimo di reddito, se non rientra tra nessuna delle fasce che hanno ipotizzato, un'attività come la nostra non è rarissima, perché anche dalle nostre parti ce n'è una sicuramente, forse due, se non ricordo male, ma a livello nazionale non so se arriveranno a mille, proprio per questa motivazione prevedere un'incentivazione è un fatto dovuto e necessario...

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Sarà un'onda distruttiva...a settembre si tireranno le somme di un disastro economico annunciato! Tieni duro Marco!
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La situazione è molto incerta, mi preoccupa ancora di più tutti i tam-tam che sono già partiti, come quello che il virus quasi certamente ripartirà ad ottobre, con l'arrivo dell'autunno, l'idea che tutto o quasi si possa riproporre mi manda in bestia...

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Purtroppo ogni giorno che passa il disastro economico indotto da un lockdown che secondo me è stato realizzato senza senso è sempre più evidente.

Anche qui la situazione è pesante ma in proporzione è zucchero rispetto a quel che mi dicono i contatti che continuo ad aver in Italia. Personalmente il lavoro non mi manca, anzi paradossalmente mi è aumentato, ma il problema è che molti clienti sono indietro con i pagamenti. Sto lasciando correre, con la speranza di rientrare, se e quando si ricomincerà a girare non dico a pieno regime, ma almeno con una certa regolarità e con la possibilità di pianificare. Anche perché non si può lasciar aumentare troppo i crediti, perché poi tanto alla fine non riusciranno più a recuperare se le cifre crescono troppo, anche considerando che i debiti i clienti li fanno con tutti i loro fornitori.

A spaventare di più sono proprio le considerazioni sul futuro: nessuno si sbilancia più e quindi si mette in moto una spirale negativa ed auto-avverante. Tutti hanno paura della crisi in arrivo, nessuno spende e nessuno investe, la crisi si manifesta, ancora meno soldi in circolazione e la crisi si aggrava e così via. Per fortuna dalla mia ho la possibilità di esser molto flessibile e di poter praticamente azzerare o quasi i costi fissi. Ma tutto ciò può reggere quanto? Un mese, due mesi, massimo tre mesi. Poi si dovranno comunque tirar le somme.

Che dire, speriamo bene. Stringiamo i denti.

Si sta effettivamente creando un circolo vizioso, che porterà a conseguenze difficilmente immaginabili, sperando sempre che a qualcuno non venga in mente l'idea di fare un secondo lock-down in autunno, perché sarebbe un'autentica tragedia, sotto tanti punti di vista...

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Non credo ci saranno pazzi simili. Negli USA Trump ha già annunciato che non chiuderà una seconda volta anche se ci dovesse essere una seconda ondata. Qui è lusso che non ci si può permettere, ma credo che nessuno se lo potrà permettere. Ci sarebbe un concreto rischio di scontri sociali violenti.


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